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IL TEMPO Sfuma il sogno dei baby

Bayern Roma Primavera
 Roma Primavera

(F. Schito) Si infrange sul più bello il sogno giallorosso di conquistare la vetta d’Europa, ma in fondo è giusto così. La Roma Primavera, allo stadio Colovray di Nyon, si deve arrendere nella semifinale di Youth League a un Chelsea nettamente superiore. Dopo un primo tempo tatticamente perfetto, in cui i ragazzi di Alberto De Rossi hanno contenuto con attenzione le sfuriate dei Blues rischiando solo in un’occasione in cui Marchegiani in uscita ha preso più giocatore che pallone – l’arbitro ha lasciato correre -, nella ripresa è bastato un episodio a far crollare il fortino romanista.

La rete nasce da una conclusione di Colkett ma è decisiva l’involontaria deviazione di Paolelli che mette fuori causa l’estremo difensore giallorosso. Di lì in poi è il tracollo, soprattutto mentale, ma anche fisico visto lo strapotere della squadra londinese: non a caso il Chelsea investe 7 volte di più rispetto alla Roma sul settore giovanile e vola in finale contro lo Shakhtar Donetsk, che ha battuto in rimonta (3-1) l’Anderlecht nell’altra sfida. Alla fine è 4-0: sulla seconda rete siglata da Solanke, che poi realizzerà anche la terza confermandosi capocannoniere del torneo con 11 reti all’attivo, è evidente l’uscita a vuoto di Marchegiani, ma il gol a freddo in avvio di ripresa ha veramente tagliato le gambe ai baby giallorossi. L’ultimo gol è firmato Abraham.

La Roma non ha molto da recriminare: ha pagato caro il primo errore contro quella che probabilmente è la squadra più forte del torneo, con molti ragazzi già in orbita prima squadra. Christensen, Solanke e Loftus-Cheek hanno già assaporato l’esordio agli ordini di Mourinho, tra Premier League, Fa Cup e Champions.

«Abbiamo retto nel primo tempo senza sbagliare nulla – le parole di De Rossi a Roma Tv – vedo più meriti dell’avversario che demeriti nostri. I Blues hanno giocatori di grande talento e una fisicità superiore anche a quella del City, forse sono la squadra più forte che abbiamo affrontato nel nostro percorso». Nessun rimpianto in casa giallorossa: «È stata un’esperienza fantastica e fortemente positiva, arrivare qui non è stato facile, i ragazzi sono cresciuti ed è da queste partite che si passa per la formazione non solo tecnica ma anche mentale».

Un pizzico di sconforto in più nelle parole di Arturo Calabresi: «C’è tanta delusione e tristezza nello spogliatoio. Devo fare i complimenti agli avversari. Ci è mancato un po’ di coraggio, nel primo tempo in due occasioni li abbiamo spaventati». Il bilancio del difensore giallorosso rimane positivo: «È stato un percorso straordinario, ci abbiamo creduto fino alla fine».

La Roma si rituffa ora nelle competizioni nazionali: la finale di Coppa Italia con la Lazio e la fase finale del campionato sono alle porte. Vietato fermarsi.

 

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