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GAZZETTA GIALLOROSSA Crescono i talenti nel settore giovanile di Trigoria

Giovanissimi As Roma
Giovanissimi As Roma

Vivai e centri di formazione rappresentano la risposta ai meccanismi che sovrintendono al calcio moderno, dove cifre folli volteggiano attorno alla compravendita dei calciatori. Per mantenersi competitivi ad alti livelli rientrando in dati parametri economici, sempre più società preferiscono valorizzare le risorse interne ed inserirle gradualmente nel tessuto di squadra. La nuova proprietà giallorossa ha dimostrato di tenere moltissimo alla coltivazione della linea verde come i numerosi investimenti dedicati ai giovani hanno certificato nell’arco degli ultimi anni. Nel solco della tradizione la Roma presta particolare attenzione alla crescita dei suoi giovani, con Totti, Florenzi e De Rossi che rappresentano un paradigma abbastanza emblematico della floridità del vivaio giallorosso. Tralasciando la Primavera – step finale prima del grande salto, che ha in Daniele Verde l’ultima gemma in ordine di tempo esibita agli occhi del mondo – le divisioni giovanili inferiori presentano moltissimi prospetti che si avviano a conquistare la notorietà nel corso degli anni venturi: tra i gioiellini di stanza a Trigoria si stagliano i difensori Danilo Barbarossa e Francesco Laurenzi, ragazzi molto giovani ma che sembrano già disporre delle carte in regola per poter essere presi in considerazione, nell’ottica di categorie superiori, un po’come fu per Alessio Romagnoli, monile cresciuto nel vivaio romanista che ha bruciato le tappe debuttando in prima squadra addirittura all’età di 17 anni.

Danilo Barbarossa  – classe 2000 – é un calciatore dalla struttura morfologica filiforme, 1,78 di altezza, che ricopre il ruolo di centrale difensivo nei Giovanissimi Nazionali del club giallorosso . Il sempre vigile Bruno Conti riuscì a sottrarlo alla Lazio, accompagnandolo alla scoperta del proprio talento in quel di Trigoria: nato centrocampista, il suo raggio d’azione é stato arretrato nella linea difensiva dove ha mostrato l’attitudine a imperversare nei duelli aerei e grande puntualità nelle chiusure, proponendosi come uno dei pilastri della squadra. Gli inizi in linea mediana ne rivelano le pregevoli qualità tecniche cui aggiungere un’ottima visione di gioco, fondamentale nella novelle vague del calcio moderno che ha ridefinito le peculiarità dei difensori moderni, non più semplici interditori ma fonte primaria dell’azione anche in fase di possesso palla. Barbarossa interpreta finemente questi crismi ed in virtù della giovane età i margini di miglioramento si profilano di largo spessore.

Altro ragazzo promettente nell’elenco dei giovani apprendisti giallorossi é Francesco Laurenzi, anch’egli dotato di un fisico dominante in proporzione all’età, circa 176 cm. Il giovane calciatore nato nel 2001 é un punto fermo dei Giovanissimi Regionali e vanta tra le sue caratteristiche una particolare efficacia sulle palle alte. Cascata di riccioli sulla fronte alla Puyol, il giovane difensore centrale mancino non si limita ad assolvere compiti prettamente difensivi ma si lascia apprezzare anche in fase di impostazione, delineando una discreta precisione persino nei passaggi lunghi. Ad una marcata personalità, il ragazzo associa una tecnica di base raffinata che ne fa un elemento in più nella partitura della manovra, coerentemente alla filosofia di gioco inseguita dalla Roma, fatta di gestione del possesso palla e di costruzione della manovra dal basso.

Dunque si pensa al futuro a Trigoria dove programmazione nel tempo ed attenzione alla maturazione dei giovani sono la ricetta per produrre i talenti del futuro, senza alterare gli equilibri delle casse societarie, nell’auspicio di avviare un ciclo duraturo.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter:@DSancamillo

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