(L. Valdiserri) Era dal 2001, quando la Lazio aveva lo scudetto e la Roma stava per scucirlo dalle maglie biancocelesti, che la Capitale non aveva un derby di classifica così alta. E tra prodezze ed errori, meglio gioventù e vecchiaia da Superman, colpi proibiti e voglia di vincere, quello andato in onda all’Olimpico è stato degno delle premesse. Un tempo per uno porta al 2-2 finale. La Lazio domina il primo e fa firmare a Felipe Anderson (un assist a Mauri e un gol) il 2-0 che sembra chiudere la gara. Funziona tutto alla perfezione nella squadra di Pioli, che pressa alta, recupera palla e colpisce. La Roma conquista militarmente il secondo, quando Garcia cambia modulo (4-2-3-1) e uomini (Strootman per Nainggolan e Ljajic per Florenzi).
Totti, gol e selfie da giro del mondo
Sono diversi gli interpreti, ma la trama è la stessa: vince chi osa di più, chi ha più coraggio non sbaglia mai. Si può parlare di punti persi per la Roma che sperava di vincere con l’obiettivo dello scudetto? O è un punto guadagnato, che potrà pesare molto sulla classifica finale? Più la seconda che la prima, perché è vero che la Lazio, dopo il 2-2, è sembrata in balia degli avversari ma lo è altrettanto che sul 2-1 Mauri ha colpito un palo e nel finale, quando sarebbe stato un k.o., Klose ha sprecato il gol del 3-2, che sembrava facile, facendosi stoppare da De Sanctis, che si è così riscattato dell’errore sul gol di Felipe Anderson. Garcia e Pioli hanno perso e vinto la gara proprio come le loro squadre. La Lazio perfetta del primo tempo si è fatta rimontare ancora da 2-0 a 2-2, come le successe a San Siro contro l’Inter. Pioli ha sostituito Felipe Anderson al 20’ s.t. e non è sembrata una mossa felice: il brasiliano ha confezionato 5 gol e 5 assist nelle ultime 5 partite. Garcia ha pensato troppo all’equilibrio, con Florenzi tra gli attaccanti, e la mossa non l’ha salvato dalle ripartenze della Lazio. Meglio, molto meglio con la squadra a trazione anteriore della ripresa, quando Totti ha fatto il centravanti come ai tempi di Spalletti. Non aveva ancora segnato su azione in campionato, ma, riportato più avanti è stato spietato. E il secondo gol è stato tanto bello da meritarsi il selfie sotto la curva Sud che ormai ha fatto il giro del mondo.