Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Servivano tre punti sotto l’albero ed invece la Roma riceve in anticipo il carbone dalla befana. Un pari deludente contro un Milan nettamente inferiore sul piano tecnico, ma ben disposto in campo dal tecnico Inzaghi. La rosa di Garcia sembra giocare in modo svogliato ed in attesa di un dono dall’alto che non arriva. Non arriva anche per colpa di Rizzoli e co. che non vedono un fallo di mano palese di De Jong in area di rigore nel corso del primo tempo. Un rigore che sicuramente avrebbe fatto comodo alla Roma vista la giornata feriale presa in anticipo. I giallorossi senza Pjanic e con un Totti annullato, costruiscono poco e male. Il solo Gervinho non basta ad arginare il muro rossonero, il quale si mette in proprio in due occasioni, una per tempo, facendo sembrare Diego Lopez il Neuer di giornata. Due punti gettati al vento e si torna a -3 dalla Juventus. Ora testa al nuovo anno più carichi che mai.
IL MIGLIORE: Kostas Manolas
Ha la faccia da bravo ragazzo ma in campo sembra Ares, il dio della guerra venerato dai greci. Un individuo da evitare in campo e Menez lo sa. Cerca di girargli intorno e di bruciarlo in velocità o addirittura di anticiparlo, ma Manolas è assetato di… palloni. Perfetto sugli anticipi grazie al suo fisico statuario, che gli permette di scansare più volte il docile attaccante francese e di costruire l’azione da dietro. Anche sullo scatto breve, o lungo, dimostra di essere un giocatore di tutto rispetto, nonostante i circa 83 kg per i suoi quasi 190 cm e laddove non ci arriva in velocità, ci arriva di spalla. L’ultimo a mollare. Se tutti avessero la sua tenacia…
IL PEGGIORE: Maicon
Oltre le imbruttite, il nulla. Il brasiliano dimostra uno stato di forma precario marciando in terza nel traffico e non trovando mai lo sbocco giusto dove svoltare. Maicon nel corso degli 81 minuti disputati contro il Milan si interessa più della fase difensiva che di quella offensiva, un fatto insolito rispetto alle sue consuete apparizioni. Una prestazione insufficiente del roccioso terzino che non punta mai l’uomo e sbaglia numerosi appoggi, non creando mai pericoli dalla sua parte. L’unico scatto degno di nota lo fa per uscire dal campo al posto di Torosidis. A Genova era stato l’arma in più, ieri sera l’arma in meno.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)