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Juventus-Roma: l’Europa acclama Totti. L’infermeria reclama giocatori

Rubrica Il Punto Settimanale di GazzettaGialloRossa
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Il giorno dopo il pareggio di Manchester ha visto l’inchino del mondo ai piedi di Francesco Totti. Quei piedi che continuano a regalare magie. Il capitano, con il gol al City, è diventato il giocatore meno giovane a segnare in Champions League, con i suoi 38 anni e 3 giorni, superando Ryan Giggs. La Roma ha, invece, acquisito una nuova consapevolezza della propria forza, ora testata anche oltre i confini italiani. Nella penisola, il duello è immancabilmente con la Juventus. Oggi si avrà la definitiva prova del nove. Lo scorso anno i giallorossi di Garcia, reduci da un avvio di campionato esaltante si scontrarono contro l’ermetica e difensiva Juve di Conte, perdendo male, contro un avversario costruito meglio. Quest’anno i giallorossi arrivano a Torino con un organico potenzialmente più forte, ma falcidiato dagli infortuni. Ultimo ad aggiungersi all’infermeria è stato Morgan De Sanctis, infortunatosi nella gara contro il Verona. Neanche convocato il portiere abruzzese, difenderà i colori giallorossi Lukas Skorupski, che si è comportato bene contro il Manchester City.

Il bello di domani (oggi, ndr) è che abbiamo giocato contro i Campioni di Russia e di Inghilterra, giocheremo contro i Campioni d’Italia prima di giocare con i Campioni di Germania. È fantastico” Le parole entusiastiche di Rudi Garcia in conferenza stampa che ha poi analizzato la partita di oggi: “L’impatto fisico l’hanno loro, hanno giocatori bravi, fanno pressing aggressivo. Dobbiamo essere in grado di recuperare la palla, non si fa con le scarpe da danza. Comunque vada non è che si decide il campionato dopo questa gara”. Domanda, poi, per Castan e tutti gli infortunati: “E’ a casa da due giorni per un virus gastro-intestinale. Per fortuna abbiamo 15 giorni di riposo, non solo per lui, ma anche per tutti gli altri; penso che saranno tutti tornati per la partita col Chievo il 18 ottobre”. Sulla parentesi mercato, Garcia risponde alle voci su Strootman: “Kevin è un giocatore importante per noi e spero di averlo a disposizione il 10 dicembre, quando giocheremo contro il Manchester City in casa. Strootman è un giocatore di altissimo livello e aspettiamo il suo ritorno”.

A testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dalla Roma nella scorsa stagione e per l’inizio di questa, è stato premiato a Rieti Walter Sabatini come miglior manager della Serie A stagione 2013/14. A margine del “Premio Scopigno” il direttore sportivo ha concesso alcune battute: “Con la Juve ce la giochiamo, siamo felici di poter giocare a pari punti. Spererei che il campionato si arricchisse di altri protagonisti, ma preferirei avere un campionato più articolato e con più partite di alto livello. Succederà, in Italia ci sono squadre forti che usciranno fuori presto. Non credo nel complesso di in.  il calcio si può fare anche con altre risorse, lo so io e lo sanno anche i dirigenti italiani. feriorità del calcio italiano, ancora oggi il calcio italiano è un’espressione straordinaria di tecnica, tattica e mentalità.

Seydou Keita, straordinario protagonista di questo avvio di stagione, ha conquistato dentro e fuori dal campo la fascia di capitano, che ha onorato con grandi prestazioni. Del duello con la Juve ha parlato a Roma Tv: “Non sarà facile, quando si attraversano i momenti migliori bisogna dare di più. La Roma può battere chiunque. Dobbiamo essere una grande squadra: la parola sconfitta deve essere cancellata dalla nostra mente”. Anche Gervinho, altro africano della Roma, ha rilasciato una bella intervista a La Repubblica, di cui riportiamo un  piccolo estratto: “Se dicono che gioco come un africano non mi offendo, sì veniamo dalla strada, i dribbling sono una necessità, servono ad aggirare ostacoli e pericoli. E le fughe improvvise sono un modo per non essere prede. Essere imprevedibile per me è un complimento. E pure imprendibile”.

Tra qualche ora la Roma scenderà, quindi, in campo allo Juventus Stadium contro i bianconeri. Il nuovo impianto degli juventini è ancora un tabù per i giallorossi che non vi hanno mai vinto; ma come ricordato dal simpatico scambio di tweet tra Roma e Manchester City, c’è sempre una prima volta. Garcia e i suoi uomini sono finalmente arrivati al termine del tour de force delle 7 partite in tre settimane. Da domani i giallorossi, quelli non impegnati nelle nazionali, potranno beneficiare di due settimane di riposo, per rifiatare e guarire dagli infortuni. Come già detto De Sanctis non sarà della partita, mentre riceve la prima convocazione Gabriele Marchegiani, figlio classe ’96 dell’ex portiere della Lazio. Gli undici titolari dovrebbero essere, ad eccezione di Iturbe, gli stessi che sono scesi in campo a Manchester: Skorupski; Cole, Yanga-Mbiwa, Manolas, Maicon; Nainggolan, Pjanic, Keita; Gervinho, Totti, Iturbe. Garcia, però, ci ha mostrato più volte di essere imprevedibile nella formazione, e ancor più di quanto sia lungimirante nei cambi: ogni sostituzione nasconde dentro di sé un’opportunità di far male. Oggi si disputerà la partita più importante da agosto ad oggi. Con una vittoria i giallorossi possono lanciare un bel segnale al campionato, creando magari qualche crepa nello spogliatoio juventino. La Roma è pronta: Hungry for glory!

di Matteo Isidori

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