
Probabile però che per tutelare i tifosi della Roma, ed evitare vendette dopo la morte di Ciro Esposito, per un’intera stagione i sostenitori giallorossi restino a casa. Ma è giusto punire tutti? Forse come sostiene Pansa sarebbe meglio intervenire partita per partita. Probabile inoltre che certe trasferte (di sicuro a Roma) siano vietate anche ai tifosi del Napoli. Mentre il Viminale chiederà alla Lega di A di mettere la sfida fra romanisti e napoletani a metà stagione, non all’inizio e nemmeno alla fine. Sperando che la tensione possa diminuire (ma in realtà c’è molta paura).
Sul Daspo il pacchetto è pronto da tempo: la Task Force coordinata dal prefetto Vincenzo Panico (che si riunisce anche lunedì) e l’Osservatorio (con i vice Armando Forgione e Roberto Massucci) hanno già previsto il Daspo di gruppo e preventivo, 8 anni in caso di recidiva, sconti ai pentiti e aumento (di Daspo) per chi fomenta e organizza i violenti da stadio. Una giro di vite, insomma. Con norme nuove e (dicono) più efficaci. La mia opinione è che bastavano quelle che c’erano, se si voleva applicarle.
Ora i club dovranno fare la loro parte, cosa che finora non è successa: segmentazione delle curve, stewards pagati meglio e più preparati (a Napoli c’è anche una signora di 65 anni: ma è difficile che la mandino nella curva di Genny’ a Carogna e dei suoi amici…), più videosorveglianza, biglietti on line e last minute, agevolazioni per le famiglie. La stagione è vicina, e tutto è fermo. Malagò ha le idee chiare: per lui vale il modello inglese. “Ci vogliono leggi ad hoc per i violenti”. Macalli ha sorriso: “Con l’età che ho sono venuto qui per imparare…“. Ora Alfano avrà colloqui individuali: poi varerà il pacchetto. Ma qualche (piccolo?) intoppo c’è ancora.
Fonte: repubblica.it