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SCONTRI COPPA ITALIA Iniziati gli interrogatori

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Scontri

Il Gip Giacomo Ebner ha iniziato gli interrogatori per far luce sugli incidenti di sabato sera.

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11.55 – Daniele De Santis è stato trasferito già ieri sera dall’ospedale in cui si trovava ricoverato, per essere interrogato nel carcere di Regina Coeli dal Gip. È accusato di tentato omicidio mentre ad Esposito i Pm contestano il reato di rissa. Il Gip, in base a quanto si apprende,dovrebbe poi recarsi in ospedale per interrogare Gennaro Fioretti, il terzo tifoso napoletano arrestato. Non è previsto invece alcun atto istruttorio per Ciro Esposito, le cui condizioni di salute restano gravi.

11.40 – Sono iniziati da pochi minuti nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di garanzia per due delle quattro persone arrestatesabato negli scontri nel prepartita della finale di Coppa Italia. Ad essere interrogati dal Gip Giacomo Ebner sono Daniele De Santis e Alfonso Esposito, quest’ultimo amico di Ciro Esposito, il tifoso gravemente ferito nella sparatoria avvenuta a Tor Di Quinto.

11.30 – «Chiamatela trattativa o dialogo. La comunicazione c’è stata tra il capitano del Napoli, le persone preposte alla sicurezza e il tifoso. Purtroppo c’è stata anche in passato e io da presidente del Coni, e noi, non possiamo accettarla». Lo ha detto il numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, nel corso del Consiglio Nazionale, in merito ai fatti accaduti nella finale di Coppa Italia di sabato scorso. Ha poi aggiunto che: «le uniche persone preposte ad avere la responsabilità dell’ordine pubblico, parlo del prefetto, del questore e il responsabile dei carabinieri, hanno ritenuto giusto fare quello che è stato visto. Io come tutte le persone presenti non sapevamo che la persona con cui si è interloquito aveva un certo passato e che aveva quella maglietta. Ci è stato detto che non lo sapevano nemmeno loro».

11.10 – «Ciro è solo una vittima della rissa, era venuto a Roma per tifare la sua squadra del cuore». È quanto affermano gli avvocati Sergio Pisani e Damiano De Rosa, difensori del supporter napoletano feritogravemente sabato negli scontri del pre-partita di Coppa Italia, che questa mattina si sono recati nel carcere di Regina Coeli per la convalida del fermo del loro assistito«Chiederemo di effettuare l’interrogatorio di garanzia in ospedale perchè – proseguono i due penalisti – le condizioni di Ciro restano gravissime. Per noi essere qui oggi ha un valore simbolico». Rispondendo a chi gli chiedeva delle condizioni del ragazzo, i penalisti hanno spiegato: «Le condizioni sono stazionarie ma questa notte c’è stato un nuovo picco che ha fatto preoccupare tutti»

10.54 – La Procura di Roma smentisce «che ci riscontro alcuno negli atti e allo stato delle indagini in corso circa l’esistenza di una seconda pistola che avrebbe fatto fuoco sabato contri i tifosi napoletani»«La notizia di una seconda pistola – precisa la Procura di Roma- è destituita di fondamento e rischia di interferire negativamente sulle indagini in corso e sulle delicate determinazioni che dovranno essere assunte in giornata»

10.05 – Sono stazionarie le condizioni di Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli ferito sabato. Lo si apprende dal Policlinico Gemelli dove è ricoverato il ventinovenne. (ansa)

09.40 – «È stata ritrovata una sola pistola e a quanto ci risulta è l’unica arma con cui sono stati esplosi i colpi. Tutto è contenuto nell’informativa che abbiamo reso alla Procura». Lo ha detto il questore di Roma Massimo Maria Mazza in merito alla vicenda del ferimento di tre tifosi del Napoli sabato scorso prima della finale di Coppa Italia, nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma.

Oggi è in programma l’udienza di convalida per Daniele De Santis,l’ultrà romanista che per la procura ha sparato e i tre supporter napoletani feriti ma che hanno partecipato alla rissa prima degli spari, ovvero Ciro Esposito, ragazzo gravemente ferito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti. La Procura di Roma ha chiesto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti ad eccezione, alla luce delle condizioni di salute, di Ciro Esposito.

Per De Santis l’accusa resta di tentato omicidio, ai napoletani la procura contesta il reato di rissa. Secondo quanto precisa la Procura di Roma, dunque, allo stato agli atti non vi sono prove testimoniali che parlano di un secondo uomo con una seconda arma, nè prove scientifiche a supporto di questa ipotesi. Gli unici testimoni, le cui dichiarazioni sono riportate nell’informativa della Digos, dicono di avere visto De Santis sparare. Altri testimoni aggiungono di avere visto tre persone con i caschi integrali allontanarsi all’arrivo del gruppo di ultrà napoletani.

Fonte: ansa

09.10 – Potrebbe aver sparato una seconda pistola sabato scorso davanti allo stadio Olimpico, durante lo scontro a fuoco che ha portato al ferimento di un tifoso del Napoli, tuttora in ospedale in gravi condizioni, secondo quanto riportano questa mattina i quotidiani Il Messaggero e Il Mattino. A rivelare il particolare sarebbe stato un testimone, il quale ha riferito di aver visto «un altro uomo che sparava», precisando che «aveva il casco». Il testimone, un tifoso del Napoli – riferisce Il Messaggero – avrebbe raccontato che a Tor di Quinto, oltre a De Santis, un’altra persona aveva un’arma e avrebbe sparato dei colpi in aria. Secondo quanto riportato da La Repubblica, potrebbe però essersi trattato di un lanciarazzi.

Fonte: Ansa

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