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LE PAGELLE DI ROMA-JUVENTUS Nainggolan e Castan tengono botta, Pjanic e Totti cadono nel nervosismo. Skorupski futuribile

Le Pagelle
Le Pagelle

JUVENTUS:

Storari 7; Barzagli 6 (dal 73′ Caceres 6), Bonucci 6,5, Chiellini 5; Lichsteiner 6,5, Pogba 7, Pirlo 6, Padoin 5 (dall’83’ Marchisio s.v.), Asamoah 6; Tevez 6, Llorente 5,5 (dal 73′ Osvaldo 6,5)

All. Conte 7

ROMA:

Skorupski 7: Grande risposta su Llorente lasciato libero di colpire in contropiede, bravo a restare su fino alla fine respingendo in calcio d’angolo. Il gioco con i piedi, come mostrrato già nella gara contro la Sampdoria, è di ottimo livello. Non può nulla sul diagonale di Pogba che finisce la sua corsa sul palo interno per il brivido maggiore della prima frazione. Ancora impeccabile nella ripresa sulla botta di Lichsteiner deviata efficacemente sul lato. Sul tiro di Osvaldo deve arrendersi. Futuribile! 

Torosidis 6,5: Caparbio nell’azione personale prova per due volte la percussione solitaria in area di rigore mettendo nel mezzo palloni interessanti sventati a fatica dalla difesa di Conte. Dona solidità alla retroguardia con immensa esperienza e quella giusta dose di cattiveria agonistica che non guasta mai (basti vedere il pallone calciato con veemenza contro Tevez per guadagnare la rimessa laterale sotto la montemario). Voglia di mondiale!

Benatia 6,5: Al rientro dal primo minuto dopo lo scampolo di gara giocato a Catania, dimostra di essere in condizione accettabile ma non ottimale, combattendo bene nel corpo a corpo con Llorente ma senza palesare quello strapotere fisico proprio del suo repertorio. Senza di lui arriva il gol, casualità…

Castan 6,5: Uno dei migliori il centrale brasiliano anche in questa circostanza.Vederlo confrontarsi con attaccanti di livello internazionale dovrebbe far accrescere i dubbi a Scolari per avergli preferito Dante ed Henrique. Completo!

Bastos: Svolge il compitino in maniera ordinata provando ogni tanto a sovrapporre sulla corsia mancina ma senza creare particolari apprensioni a Lichsteiner e Barzagli. Un tentativo velleitario dalla distanza e una punizione dai 20 metri spedita abbondantemente a lato della porta bianconera per quanto concerne la fase offensiva. Dietro, come è lecito attendersi, soffre le incursioni di Tevez che tende a raddoppiare dal suo lato e non sempre appare lucido nelle scelte. Non riesce a chiudere il match nel migliore dei modi per colpa dell’acido lattico alle stelle e dei dolorosissimi crampi. Dalla sua zona arriva infatti il passaggio decisivo per la vittoria juventina. Fuori forma (ancora)!

De Rossi 6: Puntuale nelle chiusure e nello smistare i palloni in uscita dalla difesa. Dopo appena 10′ dall’inizio del secondo tempo, a seguito di una finta di Llorente sul vertice destro dell’area di rigore, compie un movimento innaturale che gli procura un fastidio muscolare all’inguine e lo costringe ad abbandonare il campo. Generoso!

Nainggolan 6,5: Un mastino in mediana per tutte le evenienze. Accorcia sui portatori, specie Pirlo e Pogba, ringhia su tutti e non molla un centimetro. Bravo nel ribaltare continuamente l’azione e accompagnare la manovra degli attaccanti. E’ tra i pochi in grado di cambiare marcia in un centrocampo dalle grandi qualità tecniche e ciò non guasta. Ruspa!

Pjanic 6: Galvanizzato dal rinnovo del contratto e dalle ovazioni dei tifosi che ne conseguono, si posiziona in cabina di regia per ispirare dal basso la manovra giallorossa. Parte forte sia come ritmo che come precisione di esecuzione. Nel secondo tempo inizia a commettere qualche errore di troppo sul piano della misura e finisce per sparire un po’ dal vivo del gioco. Nervoso si becca l’ennesima ammonizione per un fallaccio. Futuro insieme! 

Totti 5,5: Il capitano meriterebbe la piena sufficienza per quanto concerne la parte calcistica ma l’atteggiamento di nervosismo mantenuto per tutto l’arco dei 90′, specie nei confronti di Chiellini, non si confà ad un campione della sua classe. Finisce con un giallo sulle spalle ma poteva tranquillamente essere espulso. La folla è arringata ma uno come lui dovrebbe essere superiore. Indemoniato! 

Gervinho 6,5: E’ incontenibile per Chiellini e Bonucci sia quando parte dal lato, sia quando accelera in posizione centrale. Come al solito vanifica a pochi passi da Storari un’occasione colossale che poteva valere il vantaggio. La sua partita esemplifica al meglio le qualità espresse durante la stagione e anche i difetti che rimangono invariati. Croce e delizia!

Destro 5,5: Colossale occasione fallita dal centravanti ascolano al 23′ del primo tempo su perfetta imbucata di Gervinho in area di rigore; il suo tentativo di controllo fallisce facendo terminare la sfera tra le braccia di Storari. Sarebbe servito un tocco di prima stile Palacio contro la Lazio. Tanta foga non sempre assistita dalla lucidità e dalla competenza tecnica necessaria. Arruffone!

Taddei (dal 54′ per De Rossi) 6: Non male sulla distribuzione del pallone, meno sulla copertura della linea arretrata che soffre per l’assenza del suo scudo. Arrivederci Rodrigo!

Toloi (dal 71′ per Benatia) 6: Si cala abbastanza bene nel match ricorrendo spesso alle maniere dure e randellando chiunque passi dalle sue parti. Forse il posizionamento sul gol non è impeccabile ma parliamo di dettagli. Onesto lavoratore!

Florenzi (dal 79′ per Destro) s.v.: La mossa del mister per muovere le cose in avanti è la vivacità dell’esterno romano che si ritrova più a coprire Bastos bloccato dai crampi che ad attaccare per il forcing finale. Peccato per la parata di Storari. Sacrificato!

All. Garcia 6: Non ottiene il risultato auspicato per chiudere al meglio davanti al proprio pubblico ma si può rimproverare poco, sia per quanto concerne l’uscita odierna che per la stagione nel suo complesso, a dir poco straordinaria. Uno con la sua mentalità avrà già in mente il riscatto in vista della prossima stagione. Ricaricare le pile in vista di una lunga cavalcata…

Arbitro Russo 5,5: Animi caldi all’Olimpico e diverse situazioni intricate. Chiellini meriterebbe il rosso per una brutta gomitata su Pjanic, mentre giusto sia l’annullamento del gol di Torosidis che il mancato intervento sul centro di Osvaldo per fuorigioco passivo di Tevez. Alcuni dei limiti mostrati sono anche colpa della mancata assistenza dei collaboratori.

A cura di Angelo Papi

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