Che cosa attendersi da questo scorcio finale di stagione bianconera? Orgoglio, prima di tutto. Ma anche motivazioni, anche se di obiettivi non ce ne sono, al di là dei famigerati 40 punti. \Trovare dentro di sé le motivazioni quando si gioca contro le grandi sembra venire facile ai bianconeri, che in questa stagione hanno mancato proprio di costanza e sono caduti nelle partite che erano considerate alla portata.
A Roma, all’Olimpico, contro una belva ferita ma non di certo doma, l’Udinese potrà dimostrare di valere almeno in parte i giudizi che si prendeva in estate. Senza paure di retrocessione, senza angosce econ la squadra praticamente al completo ci sarebbe spazio per esperimenti e per un gioco rilassato e d’attacco.
Però Guidolin predica calma, non vuole sentir parlare di salvezza a un passo e per questo andrà a giocare col solito 3-5-1-1 che non sempre ha impressionato.
In porta la conferma di Scuffet appare certa: i dubbi esistevano, semmai, la scorsa settimana in quanto Brkic aveva già pienamente recuperato. La scelta di mandare in campo il giovane numero uno di Remanzacco contro il Milan sa di promozione assoluta per lui e di bocciatura definitiva per il serbo.
In difesa scontato il terzetto Heurtaux, Danilo e Domizzi, mentre sulle fasce Basta potrebbe tornare a sinistra con Silva a destra. In mezzo Pinzi, Allan e Badu, visto che Pereyra sarà dirottato alle spalle di Di Natale.
Sotto i riflettori dell’Olimpico più di qualcuno vorrà mettersi in mostra: le voci di mercato che riguardano alcuni bianconeri potrebbero fare la differenza. E’ brutto dirlo, ma in questoi frangente è così. Propio alla Roma piace Allan (oltre che Silva) e properio con la Roma ci sarà da parlare anche di Nico, Verre e Romagnoli (da tempo adocchiato dall’Udinese).
La partita sembra avlere più per altro che per la classifica, almeno per i friulani. Per la Roma c’è, invece, un secondo posto da difendere q ui le motivazioni non vanno di certo cercate.
Fonte: udineseblog.it