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IL ROMANISTA “Se non vinci, meglio non perdere”

Garcia

(M. Macedonio) – Sembra accettarlo senza grandi recriminazioni, Rudi Garcia, questo pareggio per zero a zero, il secondo stagionale, dopo quello, sempre in casa, con il Cagliari. A fronte di un primo tempo in cui la squadra è apparsa un po’ macchinosa, e di un secondo in cui si è espressa certamente su livelli migliori, il tecnico non si tira indietro nell’analizzare obiettivamente la gara: «Penso che il risultato sia giusto. L’Inter ha giocato bene i primi trenta minuti del primo tempo, mentre noi siamo andati molto meglio quando abbiamo cambiato gioco. Ma per noi è stata una settimana difficile per tanti motivi. E quando non possiamo vincere, è importante perlomeno non perdere».

I tre davanti sono apparsi meno brillanti di altre volte. Si sono mossi poco bene loro o è la squadra che li ha serviti poco? «Tutt’e due le cose. Gervinho aveva qualche problema alla fine, ma è normale, visto che non si è potuto allenare molto questa settimana. Ma ci sono partite così, con lo stadio così strano, come sappiamo, per colpa delle curve chiuse. E’ un peccato, perché oggi tutto il mondo ha visto questa partita, soprattutto gli stranieri. E non è una bella immagine quella che si dà, anche per il calcio italiano». Anche in questa gara si è avvertita l’assenza di tre registi, o almeno due e mezzo, come Totti, Maicon e Pjanic. Quando sarà possibile averli al meglio? «Normalmente abbiamo un gioco in cui i due esterni attaccano molto. Ma questo non rientra nel profilo né di Torosidis né di Romagnoli. Sono comunque contento della partita di Romagnoli, perché ha 18 anni, anche stasera ha fatto benissimo, ed è un ragazzo che cresce molto. Ripeto: i primi 30 minuti sono stati duri, ma mi ha fatto piacere vedere un secondo tempo di qualità. Peccato per quell’occasione che ha avuto Pjanic. Se fosse stato al 100 percento il gol lo avrebbe segnato».

Si torna sul comportamento dei giocatori d’attacco e su quello della squadra, che cambia quando entra Pjanic. Anche satsera, bravo a trovare i compagni e a verticalizzare. Perché è uno che si muove bene tra le linee e si fa vedere sempre a rimorchio. «Sì, ma tutto ciò non era previsto. L’idea era di non farlo giocare nemmeno un minuto, ma quando ho visto le difficoltà del primo tempo, ho detto a Miralem di entrare, perché lui, anche quando è al 50 percento, può far bene ed essere utile. Ma, come ho già detto, se non si è al 100 percento è poi difficile segnare».

Anche Strootman sembra aver sofferto, stasera. «Un po’ come tutta la squadra. E’ stato difficile nei primi 30 minuti. Abbiamo sempre difeso andando all’indietro, senza fare pressione sull’avversario. E siamo andati meglio quando abbiamo cambiato modulo. Quando però si fa bene sul piano difensivo si toglie qualcosa, in termini di energie, su quello offensivo». Gli chiedono del pugno di De Rossi a Icardi. «No, non ho visto niente di tutto questo. Mi hanno semmai detto di Romagnoli, che ha avuto un pugno. Ma per il resto non ho visto niente. Se verrà fatta valere la prova tv? Penso di no. Ma c’è ancora questo problema di interpretazione, perché ci sono tante cose che possono passare come prova tv e non capisco perché una va e altre non vanno». Se la Juventus vince domani (oggi, ndr) la sua partita contro il Milan, potrebbe diventare dura per lo scudetto. «Non penso. Ci sono ancora tante partite da giocare, i discorsi non sono comunque chiusi e può ancora succedere di tutto».

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