(U. Trani) Il risultato stavolta vale doppio. Più delle ultime cinque vittorie di fila che tengono la Roma in corsa in due competizioni. Per la finale di Coppa Italia e in assoluto per confermarsi seconda forza del nostro calcio, dando un seguito allo scontro diretto in campionato, venerdì 18 ottobre, ancora oggi il momento clou della sua stagione. Il 2 a 0 firmato da Pjanic (doppietta), con Totti uscito presto di scena e costretto allo stop per quasi due mesi, chiarì il ruolo del gruppo di Garcia soprattutto all’avversarie: 8 vittorie nelle prime 8 partite, e massimo distacco sulle seconde, appunto il Napoli di Benitez che si arrese quel pomeriggio all’Olimpico e la Juve di Conte che due giorni dopo, domenica 20 ottobre, all’ora di pranzo assaggiò al Franchi la prima (e unica, per ora, in 22 gare del torneo) sconfitta contro la Fiorentina di Montella. Anche se da prima di Natale, in testa alla classifica, sono saliti i campioni d’Italia, i giallorossi hanno allungato ulteriormente sui partenopei, 6 punti di vantaggio, blindando il secondo posto che permette di evitare i preliminari di Champions. Stasera, nella semifinale d’andata, l’obiettivo è tagliarli fuori anche dalla coppa nazionale.
ANCORA TURNOVER Benitez di coppe se ne intende e si presenta con i migliori, dopo la figuraccia di domenica scorsa a Bergamo: per capirsi all’Olimpico non mancheranno Hamsik e Higuain, esclusi contro l’Atalanta. Garcia, però, non è da meno. Non bluffa quando avverte di tenere lontano il derby dallo spogliatoio. Concentrazione totale sulla seconda sfida stagionale con il Napoli. Sa che eliminare il collega dalla competizione può avvicinarlo al primo trofeo in Italia. E può permettere alla Roma di puntare, per la terza volta nelle ultime cinque edizioni, a conquistare la Decima, anche per cucirsi finalmente la stella d’argento sulla maglia. Per la coppa il francese sceglie uomini diversi da quelli schierati, per 8 minuti, domenica scorsa. Il centrocampo, se davvero Pjanic lascerà il posto a Nainggolan, sarà lo stesso schierato il 21 gennaio nel quarto di finale contro la Juve. Davanti, però, se uscirà Totti, da preservare per la Lazio, ecco il tridente pesante con Ljajic, Destro e Gervinho, i tre che dieci giorni fa crearono i presupposti per vincere a Verona, dopo tre mesi di digiuno in trasferta. In questo caso l’unico diffidato a non partire dall’inizio sarebbe Florenzi. Gli altri tre sono Benatia, Castan e Nainggolan. Tra i 21 convocati, manca come previsto Toloi che sia augura di essere nell’elenco per il derby.
OPZIONE BASTOS Nell’esercitazione tattica di ieri mattina, Garcia ha utilizzato, da terzino sinistro, Bastos al posto di Torosidis. La soluzione esiste, soprattutto se davvero sceglierà il centrocampo muscolare che ha funzionato negli ultimi due successi contro la Juve e il Verona. Il francese ha questa tentazione, anche se probabilmente sta addestrando l’esterno brasiliano: mancando i due fluidificanti Balzaretti e Dodò e con Maicon diffidato in campionato, prima o poi Bastos tornerà utile. Nel pomeriggio la Roma si sposterà in un albergo ai Parioli, tappa di avvicinamento imposta da Garcia già per il quarto di finale contro i campioni d’Italia.
TERRENO COCCOLATO Dopo la sospensione di domenica, lavori in corso all’Olimpico per non correre il rischio di un nuovo rinvio (venduti 30.000 biglietti, 1200 ai napoletani). Ieri il campo è stato scoperto per le attività programmate: vertidrain e preparazione del fondo con la pettinatura. Finita la manutenzione sono stati di nuovo utilizzati i teloni. Oggi alle 18,30 due squadre da 5 persone si occuperanno di arrotolarli, due da 4 persone li caricheranno sul carrello insieme con i tubi, due squadre da 8 persone libereranno la parte laterale del campo, in sintetico, dall’acqua. Termine delle operazioni ad un’ora dall’inizio del match.