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IL MESSAGGERO Roma, basta poco per la rincorsa

Nainggolan

(U. Trani) – Scarto minimo, ma risultato pesante e soprattutto da grande. La Roma vince 1 a 0 contro il Bologna e, in attesa del derby di Torino, passa la notte a 6 punti dalla Juve e avendo sempre la partita con il Parma da recuperare. Obiettivo, dunque, centrato: il diciassettesimo successo in campionato (ventesimo stagionale) dei giallorossi, nella notte al Dall’Ara, serve per mettere pressione alla capolista impegnata nel pomeriggio contro i granata.

OLTRE L’EMERGENZA Non fa niente che dietro gli uomini siano contati: la difesa per la sedicesima volta (su 24 gare del torneo) non prende gol (diciottesima, contando anche le 2 su 4 di Coppa Italia. Garcia non si scompone nemmeno quando perde anche il quarto terzino, dopo Maicon, Balzaretti eDodò: Torosidis, debilitato dall’attacco influenzale dei giorni scorsi, si accomoda in panchina e lascia il posto da titolare a Taddei.A sinistra, invece, parte dall’inizio Romagnoli. Scelte, dunque, forzate, con due giocatori che si adattano alle esigenze del tecnico. Il brasiliano non è titolare in campionato dal 29 settembre del 2012, partita persa a Torino contro la Juve: quella notte fece il terzino, mentre il 9 gennaio scorso ha giocato da centrocampista contro la Sampdoria in Coppa Italia. Il diciannovenne torna dal primo minuto dopo quasi un anno, gara interna con il Genoa del 3 marzo. Il giovane, pur essendo abituato a fare il centrale, è abbastanza a suo agio sulla corsia sinistra, l’altro è invece in difficoltà quando arriva in velocità, nella sua zona, Morleo. Nel 4-2-3-1, con Pjanic alle spalle di Destro, c’è Nainggolan (che però alla fine accuserà un affaticamento all’inguine) al posto di Strootman, colpito in settimana da un virus intestinale.

A SENSO UNICO Nonostante le assenze, la Roma comanda comunque il gioco, almeno fino a quando sblocca il risultato. Il Bologna si difende con cinque uomini e conferma di avere poca qualità in tutti i settori. Senza Diamanti il copione è banale e poco efficace. Il 5-3-2 di Ballardini invita i giallorossi a presidiare la metà campo davanti a Curci, anche se poi i primi due interventi del match li fa il collega De Sanctis, pallonetto da fuori di Bianchi, bloccato senza problemi, e deviazione involontaria di Destro, su punizione di Lazarus, risolta con esperienza e istinto. Gervinho va in altalena, ma quando serve i compagni costruisce sempre pericoli per gli avversari. Suc cede la prima volta quando, dentro l’area, acchitta il pallone a Destro che piazza di precisione: palo interno (19′). Più tardi, affondando verso il limite dell’ area a tutta velocità, scarica a sinistra per Pjanic, bravo a controllare prima della pennellata in mezzo: sull’azione dell’1 a 0 mette la firma Nainggolan (37′), quindicesimo marcatore stagionale. Per il belga è la prima rete con la nuova maglia e terza in carriera ai rossoblù.

GESTIONE RISCHIOSA Nella ripresa la Roma è meno intraprendente, comese si accontentasse del raccolto. Nel finale rischierà troppo. Il Bologna prova, senza però alzare il ritmo, ad approfittarne, prendendosi l’iniziativa e lasciando giusto qualche ripartenza ai giallorossi. Garcia interviene: Ljajic perFlorenzi. Ballardini replica: Ibson per Garics, cioè fuori un esterno basso per un centrocampista. Dopo un’ora entra Strootman:esce Pjanic che non sta bene per il ritorno al 4-3-3, anche se a turno Nainggolan e l’olandese salgono dietro a Destro che a seguire lascia il posto a Bastos. Su cornee diKonè, Mantovani, in campo per Cherubin, ha sulla testa la chance per il pari che però spreca, indirizzando a lato. Ljajic offre a Taddei la palla del 2 a 0,mail brasiliano calcia centrale e Curci respinge. Moscardelli per Natali: i rossoblù chiudono il match con il 4-4-2 e i lanci lunghi. Bastos alza troppo la mira e Lazaros si pappa di testa, nel recupero, l’ultima occasione. La Roma aspetta il fischio e va a ringraziare i tremila tifosi giallorossi che cantano per la Roma e, in questa notte,meno contro le avversarie (pochi cori, contro tutti, da nord a sud). E un striscione: curve chiuse per menti aperte.

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