IL MESSAGGERO Reja: “La Roma? Spero negli infortuni”

Edy Reja

(A. Angeloni) Cinque partite, tre vittorie e due pareggi. Un’altra Lazio, un altro trend quello firmato Edy Reja. La squadra gioca con più serenità, si è svegliata dagli incubi. Adesso sa stare in campo con ordine, sa difendersi meglio, pian piano sta ritrovando con continuità la pericolosità offensiva e i risultati arrivano, nonostante l’assenza di Hernanes, che è andato a cercar gloria e ricchezza altrove. Reja è soddisfatto e trova il tempo per scaldare un derby che da sempre si scalda da solo. Tra il serio e lo scherzoso, il tecnico goriziano dice: «Spero che la Roma fatichi parecchio mercoledì col Napoli». E fin qui… Poi aggiunge: «E anche se si infortunasse qualcuno non sarebbe male (ride, ndi)». Qui magari Garcia avrà storto un po’ il naso alla francese. Ed ecco le dichiarazioni doverose, infine. «La Roma sta andando come una scheggia quest’anno, secondo me bisogna sparargli col fucile perché quando parte in contropiede è difficile da fermare. Però la mia difesa sta crescendo e ultimamente siamo giusti, spero che ci sia anche un bel recupero da parte dei miei giocatori. E che il pubblico ci aiuti. La Lazio ci arriva bene». E così sia.

LA MIGLIORE PRESTAZIONE
Punzecchiate o gaffes a parte, Reja si gode la vittoria col Chievo: «Forse questa è stata la migliore partita da quando sono tornato: bene nei fraseggi, nella tecnica, il risultato poteva essere più rotondo. Era importante vincere, viste anche le critiche di questo periodo. Nelle partite fuori casa abbiamo portato conquistato sette punti in tre partite». Appunto. Dopo la caduta di Napoli in coppa Italia, Edy ha ridato fiducia a Keita, sempre più spumeggiante. «E’ stato bravo in fase offensiva ma anche in copertura, ha fatto una gara di sacrificio, di rincorsa continua dell’avversario. Se rimarrà umile, potrà diventare un ottimo giocatore. E’ giovane, siamo attenti alle sue prestazioni, ma tutta la squadra ha giocato bene, specialmente in fase difensiva: Berisha non ha fatto una parata». La fine del mercato ha dato il là a nuove polemiche: dalla partenza di Hernanes ai lamenti di Reja. «I calciatori che non sono venuti erano cinque o se, non undici. Chi ha rifiutato spero si sia pentito». La gente critica, non ne può più di Lotito e di questo andamento lento della Lazio. La vittoria al Bentegodi è la risposta. «Noi dobbiamo solo cercare di dare il massimo. Ho dei bravi giocatori, se subentra maturità e convinzione possiamo fare bene. Questa è una squadra che conosco, questo è un anno di costruzione per il futuro. Se i vecchi giocano così hanno più facilità di inserimento anche i tanti ragazzi bravi che abbiamo»

BIGLIA E MARCHETTI
L’ammonizione di Biglia ha fatto infuriare Reja, che prima attacca Russo («ci stava il fallo e non l’ammonizione», poi un pizzicotto lo molla anche a Lucas. «E’ un grande giocatore, dispiace per quel giallo perché non era un fallo cattivo. L’arbitro poteva risparmiarsi l’ammonizione, così come lui il fallo, visto che non era al limite dell’area. Il destino ha voluto questo e mi dispiace perché è un elemento importante. Lo perdiamo per il derby, in questo momento non ci voleva». Ma pian piano ritrova Klose, anche se non ha segnato. «Si è tenuto il gol per il derby. A lui piace segnare nelle grandi occasioni». Chi sembra aver perso le grandi occasioni, però, è Marchetti, ancora una volta in panchina. Ma dopo Tare, anche Reja smorza il caso. Con le stesse parole. «E’ ancora infortunato. Quando guarirà e mi darà garanzie e sicurezza, giocherà. Comunque con Berisha siamo in una botte di ferro». Appunto, Marchetti il posto se lo dovrà riguadagnare. Altro che infortunio.

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