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AS ROMA Candela: “La squadra dello scudetto era più forte di quella attuale”

Vincent Candela

Vincent Candela, terzino sinistro campione d’Italia con la Roma nel 2001, è tornato a parlare della stagione giallorossa. Ecco le sue dichiarazioni:

Parallelo tra questa Roma e la tua Roma?

“Secondo me la mia Roma era più forte di questa, per i singoli c’era Batistuta impressionante, un Totti con 12 anni in meno anche se ancora oggi è il giocatore più intelligente del campionato italiano. Poi c’erano giocatori come Cafu, Aldair, Tommasi oltre a una panchina importante. Il nostro gruppo era unito perché venivamo già dal primo anno di Capello, quindi già ci conoscevamo. Non cambierei nessuno. Non porterei nessuno da questa Roma alla mia Roma. Se faccia il gioco uno per uno non cambio nessuno anche se quest’anno ci sono campioni come De Rossi, Pjanic, Benatia che stanno facendo cose fantastiche”.

Batistuta?

“Non mi capita molto di sentire Batistuta, stava un po’ per conto suo, un gran professionista e una forza della natura, ma era un po’ fuori dal gruppo”.

Astori?

“Non l’ho visto molto, ma mi fido di quello che sta facendo Sabatini, era tanto tempo che la Roma non aveva una squadra cosi forte”.

La Spal?

“Volevo acquistare la Spal con un imprenditore. Ma dopo tre mesi di trattativa non si concretizzò, sarei stato un consigliere del presidente mettendo in campo la mia esperienza con un mio staff di uomini di fiducia che per il livello della squadra poteva aiutare molto”.

Moviola in campo?

“Io la metterei ormai, tutti gli sport lo fanno. Certe volte l’hanno utilizzata senza che ci fosse, come nell’occasione della testata di Zidane al Mondiale. Per certe cose è giusto, farebbe bene alla Serie A per tutto quello che è successo. Però sono per le cose fondamentali, non per interrompere il gioco ogni cinque minuti. Bisognerebbe perdere tre secondi, però non lo so perché non lo fanno”.

Buoni rapporti con gli arbitri?

“Con Collina che era uno esperto. A parte il primo anno, poi non ero uno che faceva casino sul campo perché pensavo “ormai ha fischiato e non serve a niente perdere tempo e mettersi contro l’arbitro”. Però avevo un buon rapporto con tutti, parlavo con tutti. Garcia sta facendo cose di altissimo livello e ha vinto con il Lille dopo 56 anni, però con Capello avevo un gran rapporto, poi è uno che ha sempre vinto ovunque è andato. Garcia con altre vittorie può arrivare al livello di Capello. Quest’anno con Garcia ci metto solo Montella e basta”.

Fonte: Retesport

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