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AS ROMA Batistuta: “Osvaldo un affare. Dopo la Juventus la Roma è la formazione più attrezzata per vincere”

Gabriel Omar Batistuta

Gabriel Batistuta è sempre il Re Leone. Continua a far gol con gli amici de La Quinta, un campo alle porte di Reconquista, dove da decenni si ritrovano un gruppo di persone, di età e professioni diverse, ma con un comune denominatore: l’amore per il pallone. Scherzano, ridono, bevono mate, programmano l’asado del dopo doccia. Batigol è uno di loro, da sempre. Reconquista è nel cuore dell’Argentina, in mezzo ad una sterminata campagna, abitata da mucche, tori e cavalli. La provincia di Santa Fè però è famosa anche per i calciatori: oltre a Bati, Messi e Valdano, tanto per gradire, anche Chamot, Balbo e Sensini. Ma la lista sarebbe lunga: da queste parti li chiamano i “santafesini”. Questo è il mondo di Gabriel, qui ha festeggiato il 1 febbraio i primi 45 anni. Una festa semplice, vera, con familiari, Osmar e Gloria i genitori, Elisa, Gabriela e Alejandra le sorelle, con i cognati e una batteria di nipoti. Poi gli amici intimi, come Pablo Tribulzi – giornalista della Tv Pubblica, volto noto – e gli ex compagni nel Newells Old Boys “Flaco” Chamot e Basualdo. Notte di musica, felicità e di colore con i balletti dei “gauchi”. Anche Fox Tv, canale di riferimento dall’America del Nord e Sud, lo ha celebrato mentre trasmetteva dall’Italia la diretta di Cagliari-Fiorentina, partita finita male per la sua Viola. Batistuta ha fatto il punto sul momento della stagione.

La Juve ha preso Osvaldo, se lo aspettava un ritorno così veloce in Serie A dell’italo-argentino?

“No, però se lui ha scelto così significa che ne aveva voglia. La Juve ha fatto un buon affare e Osvaldo sa che dell’Italia si possono dire tante cose, ma alla fine per me resta il campionato più difficile in assoluto. Non ho detto bello, ma duro sì, tanto, credetemi”.

Il Milan ha provato a cambiare volto con gli arrivi Taarabt, Essien e Honda: quanto si è rinforzato?

“Hanno migliorato la squadra, certo, ma sono partiti male e a metà anno non è semplice raddrizzare la rotta se prima è andato tutto storto”.

Colpo Inter con Hernanes, che dice?

“Faccio lo stesso ragionamento del Milan: quest’anno le milanesi sono indietro rispetto alla loro storia e al loro blasone. Giusti i correttivi, per carità, ma serve pazienza…”

La Roma con Nainggolan è ancora più lanciata? 

“Dopo la Juve mi pare la formazione più attrezzata, ha tanta qualità. E può crescere ancora. Dipenderà, poi, da tanti fattori: l’ambiente come al solito giocherà un ruolo decisivo”.

Il Napoli ha preso Jorginho?

“Bel centrocampista: è andato ad alzare il livello generale del gruppo. Lì c’è anche uno come Gonzalo Higuain, grande attaccante. Gli azzurri, magari, devono stare più attenti alla fase difensiva”.

Scudetto già vinto dalla Juve?

“Ci sono ancora tante partite, ma l’impatto dei bianconeri sul campionato è devastante. Senza discussioni sono la squadra più forte e non perdono occasione per dimostrarlo”.

Roma e Napoli, seconda e terza, o può cambiare qualcosa?

“No, dietro alla Juve, seppur con alcuni distinguo da fare, mi sembra ancora tutto in ballo. La mia Fiorentina ha perso l’occasione di non approfittare dello scivolone del Napoli, ma i viola stanno comunque realizzando una stagione di livello. Hanno la possibilità di puntare a terzo posto, Coppa Italia e Europa League. Evitando, magari, brutti passi falsi come a Cagliari. Quelle sfide contano, per certi aspetti, più degli scontri diretti”.

Diceva del calcio italiano, resta davvero il più tosto?

“Può non piacere a tutti, all’estero tendono a seguire più Liga e Premier, ma sul piano della difficoltà l’Italia è un banco di prova autorevole. La tattica ha il sopravvento, le squadre in campo sono più ordinate, stanno con le linee incollate tra loro e si muovono per impedirti di segnare”.

Si va verso i mondiali: il podio com’è?

“Credo che alla fine le solite note, Spagna, Argentina, Italia, Brasile e Germania lotteranno con qualità e forza. Occhio alle sorprese, certo, ma l’esperienza in una manifestazione come questa diventa determinante. Il Mondiale non è una passeggiata”.

L’Argentina su chi punta?

“Abbiamo un grande attacco, guidato da Messi naturalmente e poi altre individualità interessanti. Ci sarà come sempre molta partecipazione da parte della nostra gente, ma ricordiamoci che tutto si deciderà in poche partite e in quelle dovremo essere al massimo, senza sconti”.

L’Italia di Prandelli tiene il fiato per Rossi e spera che Balotelli aiuti la squadra…

“Giuseppe, al quale mando un grandissimo in bocca al lupo, è un giocatore straordinario, forse uno dei fuoriclasse italiani più limpidi. Mi auguro che recuperi e che dia un aiuto a Prandelli. Balotelli è padrone del suo destino, tocca solo a lui indirizzarlo”.

Il Milan in Champions contro il suo amico Simeone…

“I rossoneri avranno davanti agli occhi un impegno molto duro. Conosco bene Simeone: era grande in campo, continua ad esserlo in panchina. Mi viene da ridere quando sento parlare di rivelazione, l’Atletico e Simeone sono due realtà”.

Napoli e Juve in Europa League?

“Hanno i mezzi per arrivare in fondo, ma occhio alla Fiorentina. A Firenze puntano molto su questa coppa, i viola si impegneranno al massimo e negli ottavi, se prima Juve e Fiorentina avranno eliminato turchi e danesi, daranno battaglia e che battaglia…”

Tevez si sta confermando come credeva?

“Lui è fortissimo, punto e basta. Non si discute. Lavora tanto per i compagni e va sottolineato. Mi ha colpito una sua dichiarazione: ha detto che in Italia migliorerà ancora perché un campionato molto difficile. Ha ragione, io ne so qualcosa…”

Berardi nuovo bomber?

“Lo seguo, mi piace, può crescere tanto ancora, ma non sono quattro gol in una partita che possono darti la patente di bomber. Il centravanti deve trovare la continuità come fedele compagna di viaggio. Credo in lui e aspetto altre prove altrettanto importanti”.

Gabriel, ogni sabato scende ancora in campo…

“Non rinuncio e poi mi sento veramente bene. A La Quinta ci sono gli amici di una vita. Ci prendiamo in giro e ci vogliamo un gran bene. Ora il mio calcio è questo, ma vi giuro che mi diverto come un ragazzo… E qualche gol lo segno ancora…”.

Fonte: Tuttomercatoweb.com

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