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IL MESSAGGERO Tridente grandi numeri

Totti-Florenzi-Gervinho

(U.Trani) – GLI INFALLIBILI – Equilibrio per la vittoria. Florenzi, Totti e Gervinho: sono i tre uomini d’oro dell’attacco di Garcia, il terzo del torneo con 39 reti, alla pari con l’Inter, e dietro alla Juve con 46 e al Napoli con 42. Il reparto giallorosso è ben assortito: contando il trio e Caprari (è in uscita ma ha avuto spazio pure lui), è composto da sette interpreti: hanno partecipato al girone d’andata pure Borriello (un altro in partenza), Ljajic e Destro. In teoria si potrebbero aggiungere gli stessi Marquinho (da tempo sul mercato) e il giovane Ricci. Ma la formula magica è quella con l’azzurro, il capitano e l’ivoriano. Con i tre titolari, 6 successi su 6 e parziale di 19 reti a 0 per la Roma.

GOL A RAFFICA – Su 19 incontri, solo in sei casi Florenzi, Totti e Gervinho sono partiti insieme dal primo minuto: nella gara interna contro il Verona (3-0), nel derby (2-0), nella partita all’Olimpico contro il Bologna (5-0), nella sfida a San Siro contro l’Inter (0-3), nel match ancora all’Olimpico contro il Napoli (2-0) e domenica scorsa sempre in casa contro il Genoa (4-0). Numeri da scudetto, come e più degli altri della Roma seconda in classifica. La media gol è di 3,16 reti a partita, nettamente superiore sia di quella della capolista Juventus, 2,42, sia del Napoli terzo, 2, 16. Ovviamente, contando tutte le 19 gara, la media si abbassa a 2,05. In tre hanno segnato un terzo, 13, delle reti totali della squadra giallorossa: Florenzi è a quota 5. Totti e Gervinho a 4. Già il 25 agosto, allo stadio Picchi, i tre avevano inviato il primo messaggio al tecnico di Nemours: fuori Borriello, titolare in partenza con Totti e Florenzi, e dentro Gervinho al 14° della ripresa. Dopo sei minuti dall’ingresso dell’ivoriano, la Roma sbloccò il risultato con De Rossi (e due minuti dopo il primo gol stagionale di Florenzi) e conquistò il primo dei 10 successi di fila. Garcia è stato costretto a cambiare venerdì 18 ottobre: quella sera si fecero male sia il capitano che l’ivoriano. Contro il Napoli l’ultimo successo del 2013 con quel tridente. Domenica contro il Genoa il primo messaggio dei tre nel nuovo anno, ora che Totti sta finalmente bene, Florenzi ha riempito di fiato i suoi polmoni e Gervinho ha ritrovato i due compagni con cui si trova alla grande.

NESSUNO È BOMBER – 
Nessuno dei tre si può considerare prima punta: l’ivoriano è un’ala che spesso fatica a inquadrare la porta, più per precipitazione che per altro, l’azzurro è centrocampista adattato da esterno offensivo e il capitano ormai è più trequartista che centravanti. «Mi piace far segnare gli altri, come facevo ad inizio carriera» ha detto Totti a Il Messaggero due settimane fa. Florenzi, però, ha scommesso su se stesso. Nel contratto, bonus di 50 mila euro al quinto gol segnato. Giusto premio per la rovesciata da cineteca al Genoa.

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