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GAZZETTA GIALLOROSSA Politano: “Non mi aspettavo di giocare così tanto a Pescara, ora voglio fare bene qui. Serie B grande vetrina per crescere, alla Roma penserò a fine stagione”

Matteo Politano in azione contro Munoz

Maglia numero 7, ruolo ala destra, vivaio della Roma. Non stiamo parlando di Bruno Conti ma di un ragazzo che lo ricorda e non solo nel ruolo. Si tratta di Matteo Politano, prodotto delle giovanili giallorosse (uno Scudetto e una Coppa Italia Primavera nel proprio palmares) portato a Trigoria proprio da MaraZico che più volte ha rivisto in lui le sue caratteristiche: dribbling e velocità devastanti, un sinistro morbido ma sempre pronto a esplodere. E tra i tanti giocatori ceduti in prestito o in comproprietà dalla Roma in questa stagione, Politano è sicuramente quello che si è messo più in mostra con il suo score di 17 presenze e 5 gol con la maglia del Pescara, dove è arrivato nell’operazione che aveva riportato a Roma Caprari (prossimo a ritornare in Abruzzo, permettendo il ritorno nella Capitale di Viviani). Per l’attaccante esterno è la seconda stagione lontano da Roma, dopo quella strepitosa vissuta al Perugia l’anno scorso quando realizzò otto gol.

Dopo l’ottima stagione vissuta a Perugia, ti stai ritagliando uno spazio importante anche nel Pescara. Come hai vissuto il salto di categoria? Eri fiducioso ad inizio stagione o deluso dal non essere rimasto a Roma?

“Sono felicissimo del percorso che ho fatto e che sto facendo. A Perugia era il primo anno che stavo fuori di casa e ho incontrato qualche difficoltà iniziale che poi con il tempo è svanita. Ora a Pescara mi sto ritagliando il mio spazio e sono molto contento di questa opportunità: per un giovane è molto importante farsi le ossa, come si usa dire, giocando il più possibile per acquisire esperienza”.

In questa prima parte di campionato hai giocato 17 partite su 21: ti aspettavi di giocare così tanto? Il gioco offensivo di Marino ti favorisce?

“Il gioco di mister Marino è certamente importante per mettere in mostra le qualità di un attaccante con determinate caratteristiche. A essere sincero quando sono arrivato a Pescara non mi aspettavo di giocare così tanto, ma sono felice della fiducia che l’allenatore ripone in me e cerco di ricambiarlo sul campo”.

Quanto è importante giocare e affrontare un campionato difficile e lungo come la Serie B per un ragazzo giovane?

“Come dicevo prima per un giovane è importantissimo fare esperienza e mettere minuti sulle gambe. Il campionato di B è veramente difficile e giocare 42 partite è molto dispendioso sia fisicamente, sia mentalmente. E’ un ottimo campionato per crescere”.

Dopo le prime 10 giornate eravate a 8 punti. Poi la vittoria di Reggio Calabria con un tuo gol: quanto è stato importante per te?

“Abbiamo avuto un inizio difficile, alle buone prestazioni non seguivano i risultati. Poi con la vittoria sulla Reggina abbiamo voltato pagina ed è stato come iniziare un nuovo campionato. Ovvio che mi ha fatto piacere segnare, è sempre significativo dare un contributo alla tua squadra”.

Compresa la vittoria con la Reggina avete fatto otto vittorie e due pareggi, un’imbattibilità durata fino all’ultima giornata giocata con l’Empoli con cui avete perso 1-2: cosa è cambiato dopo la vittoria del Granillo?

“Credo che abbiamo preso coscienza dei nostri mezzi: fino a quel momento sembrava che tutto il sudore buttato, era buttato via invano. Ripeto, le prestazioni c’erano, purtroppo erano i punti a mancare. Poi dopo la vittoria a Reggio Calabria abbiamo riacquistato sicurezza ed è stato un momento perfetto. Poi è arrivata la sconfitta con l’Empoli, comunque una grande squadra che sta lottando per la promozione diretta”.

Le tue prestazioni non sono passate inosservate anche a Roma, il tuo nome inizia a circolare sempre più spesso. Ci pensi al ritorno a Roma a giugno?

“Con molta sincerità non ci penso: il mio desiderio più grande è quello di fare bene con il Pescara e raggiungere importanti traguardi, poi a fine campionato vedremo quello che succede”.

Sei in contatto con qualcuno della dirigenza della Roma? Qualcuno si fa sentire dalla Capitale?

“Ovviamente con me no, ma credo che, come è normale che sia, parlino con il mio agente”.

Partita dopo partita, sei passato dall’Under 20 all’Under 21. Quanto ti soddisfa la chiamata di Di Biagio?

“Indossare la maglia della nazionale è un sogno e aver conquistato quella dell’Under 21 è una grande soddisfazione. Spero di continuare su questa strada”.

Daniele Luciani

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