GAZZETTA DELLO SPORT Maicon col turbo Scolari apprezza “Grazie Roma”

Maicon in nazionale

(C.Zucchelli) «Grazie Roma per aver fatto rinascere Maicon». Dal ritiro americano del Brasile il c.t. Felipe Scolari gongola: a sette mesi dal Mondiale che i verdeoro giocheranno in casa ha una carta in più per l’assalto al titolo ed il merito, a suo dire, è tutto dei dirigenti giallorossi, che hanno convinto il brasiliano a lasciare Manchester «dove al City giocava pochissimo» per ritornare in Italia. «È rinato perché ha fatto la scelta giusta», ha detto Scolari alla vigilia del doppio impegno contro Honduras (stanotte a Miami) e Cile (il 19 in Canada, a Toronto). Nella prima partita Maicon non dovrebbe partire titolare, ma a vedere le foto che rimbalzano sui social network è comunque di ottimo umore: merito, magari, anche della modella Claudia Romani, di origine italiana, immortalata in ritiro tra lui e Marquinhos, ma merito soprattutto dell’atmosfera della Seleçao, il grande amore del numero 13 della Roma. 

L’OBIETTIVO  Quando ha stretto «il patto d’onore» con il d.s. Walter Sabatini, tra fine giugno e gli inizi di luglio, Maicon aveva in testa un solo obiettivo: essere titolare nella Roma per andare a giocare il Mondiale a casa sua. «Appena torni in forma io ti chiamo», gli ha promesso Scolari. Detto e fatto. Maicon si è messo sotto: ha lavorato per settimane a parte, seguito dal preparatore Chinnici che non lo ha lasciato solo neanche durante la prima convocazione per il Brasile, è tornato in gruppo, è diventato subito un idolo dei tifosi e un punto di riferimento per i compagni. La lesione al bicipite femorale che lo ha tenuto fuori per un paio di settimane ne ha frenato l’ascesa, adesso è tornato in pianta stabile, ma non è ancora al top. Logico, dopo un anno di quasi totale inattività.

LA RINASCITA D’altronde per lui l’avventura inglese è stata un incubo: 16 presenze complessive, divise tra Premier (9), FA Cup (1), Champions League (3), Europa League (1) e campionato Under 21 (2), con le giovanili del City, dopo l’infortunio subito al ginocchio: in tutto appena 1.045 i minuti giocati, di cui soli 521 in Premier. A conti fatti, con la Roma è già a quota 730 e tutti in campionato, a cui in questi giorni aggiungerà anche quelli verdeoro. «Per noi è una risorsa importante — chiude Scolari —, al Mondiale avremo bisogno di tutti per puntare in alto. E lui può crescere ancora». Del resto, se lo augura anche la Roma, che vuole rivederlo presto ai livelli di inizio stagione, prima di quel maledetto infortunio. 

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