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AS ROMA Roma-Napoli, cambia la geografia della Serie A

Balzaretti

Il Napoli entra da protagonista in Champions e poi dà spettacolo e vince nella Scala del calcio; la Roma dopo avere ammansito tre oneste comprimarie regola il conto, a lungo in sospeso, con la Lazio. Belle, vincenti e solitarie, le due squadre dalle tifoserie infuocate certificano il primato, momentaneo ma significativo, del Centro-Sud in una serie A a forte trazione settentrionale.

Cambia la geografia del pallone in questo scorcio di stagione e l’alta velocità Roma-Napoli e« un treno che i tifosi delle due squadre sperano di frequentare a lungo. L’animo latino dei due tecnici mediterranei (lo spagnolo Benitez e il francese di origini andaluse Garcia) non confligge con una visione pragmatica della gestione delle partite e con la capacità di andare in gol anche verbalmente. Benitez ha voluto stravincere ricordando al Milan la ferita mai rimarginata di Istanbul (quando guidava il Liverpool); Garcia si è guadagnato consensi tra i tifosi con l’ironia sulla ‘chiesa tornata al centro del villaggiò. Ma le parole conterebbero poco senza i risultati e Napoli a Roma dominano dopo quattro giornate a punteggio pieno: i due prossimi impegni in una settimana daranno risposte più esaurienti ma intanto partenopei e giallorossi mostrano il petto orgogliosi e per il centro-sud sembra un’alba radiosa visto che anche la Fiorentina rientra tra le prime cinque.

Nella lunga storia del campionato solo dieci volte lo scudetto ha lasciato l’Italia settentrionale e, analizzando l’ultimo ventennio, mai c’era stata una fuga a punteggio pieno di due squadre del centro-sud. In realtà un filotto iniziale di quattro vittorie , in un torneo così insidioso, è un evento raro, capitato otto volte e ha portato fortuna solo tre volte ai club fuggitivi: l’anno scorso alla Juve di Conte, nel 1993 e nel 1996 al Milan del ciclo Capello, cioè squadre collaudate. Diverso il discorso per gli altri club: 12 punti in quattro giornate non hanno portato fortuna nel 1998 all’Inter di Simoni, risucchiata dalla Juve, l’anno dopo alla Fiorentina del Trap, finita dietro Milan e Lazio, nel 2003 all’Inter di Cuper (-7 dalla Juve). Nel 2006 i bianconeri sono stati retrocessi per calciopoli, poi nel 2010 Juve e Samp a punteggio pieno dopo 4 turni hanno ceduto di schianto e lo scudetto è andato all’Inter. Il Napoli può comunque trarre auspici favorevoli dal passato: l’ultima volta che ha passato la quarta giornata in vetta al campionato è stato nel 1990 quando era in testa con la Juve a sette punti (sarebbero dieci con la vittoria da tre punti). E a fine corsa Maradona e company hanno festeggiato il secondo scudetto rimontando il Milan.

La Roma ha maggiori frequentazioni con la testa parziale: nel 1995era a 10 punti con Parma e Juve, ma ha chiuso al quinto posto; nel 2004stesso punteggio, ma con la Juve in vetta c’era anche il Milan che ha vinto lo scudetto davanti ai giallorossi. Secondo posto alle spalle dell’Inter per la Roma di Spalletti anche nel 2008, ma in quella occasione dopo quattro turni era prima da sola, sempre a 10 punti. La Roma era in testa in coabitazione con Pisa e Samp quando ho vinto lo scudetto del 1983mentre era terza (a una lunghezza da Udinese e Atalanta) nel tricolore 2001. Ma ai tifosi di Napoli e Roma interessa soprattutto il gioco, la maturità e le vittorie di questi primi quattro turni. La statistica si può limitare al dato dell’anno scorso: la Juve a 12 punti dopo quattro turni ha vinto lo scudetto. La strada ora è lunga e impervia, ma sognare non costa nulla.

Fonte: Ansa

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