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IL ROMANISTA Da oggi si pensa al Verona. Con Strootman

Strootman

(V. Vercillo) – La prima vittoria, i primi sorrisi. E’ buona la prima per la Roma di Rudi Garcia, che a Livorno ha sfatato il tabù esordio. E ha raccolto i tre punti grazie alle firme di ue romanisti non solo per contratto, ma di cuore: De Rossi e Florenzi. Più uno,Francesco Totti, che a quasi 37 anni continua a illuminare tutto e tutti. Ma è già tempo di andare avanti. Perché il prossimo ostacolo dista solo 6 giorni, e si chiama Hellas Verona. Dopo la giornata di riposo concessa da Rudi Garcia alla squadra, oggi la Roma i ritroverà sui campi del Fulvio Bernardini per riprendere gli allenamenti. Appuntamento alle ore 17.

E Garcia avrà un elemento in più a disposizione. Un pezzo forte, a dirla tutta: Kevin Strootman. Contro il Livorno non ce l’ha fatta: la distorsione alla caviglia sinistra rimediata sul campo della Ternana l’hanno costretto allo stop per la prima giornata di campionato. Escluso subito l’interessamento dei legamenti, che avrebbe fermato il giocatore per un paio di mesi, Kevin si è messo subito al lavoro per tornare a disposizione per l’esordio ufficiale all’Olimpico. Tra la (ormai) sua gente. Lui che in pochissimo tempo è stato capace di diventare il fulcro del gioco, come De Rossi e Pjanic. Ha preso da subito subito il comando delle operazioni della squadra, che ha deciso di affidarsi a lui. E per Garcia la perdita era più che eccellente.

Anche se, a dirla tutta, i tre di centrocampo visti col Livorno sembrano cavarsela egregiamente. Pjanic, De Rossi e Bradley: il primo sempre in movimento, tra regia e trequarti. Il numero 16, autore del primo gol stagionale, ha fatto vedere finalmente (con la maglia giusta) quanto vale. L’americano matematico nelle giocate, sempre un po’ uguale a se stesso ma utile alla causa. E se Strootman dovesse recuperare in tempo come sembra, sarebbe proprio il numero 4 a lasciargli il posto. In tempo per vedere sul terreno di gioco dell’Olimpico un terzetto di centrocampo da sogno.

Per quanto riguarda l’attacco, l’anello debole è Marco Borriello. Centravanti da precampionato nelle ultime due stagioni, grazie alle ultime trattative di mercato si tiene il posto anche per una gara che conta. Ma appare pesante, quasi ingombrante, anche per i compagni che non ricavano granché dalle sue lotte coi difensori. Il problema è che, ora come ora, ci sono poche alternative. L’unica si chiama Gervinho, che però a Livorno ha tutt’altro che brillato. La nota positiva è Alessandro Florenzi, che da attaccante fa rimpiangere un po’ meno il partente Lamela. Dall’altra parte del campo, il capitano Francesco Totti. In difesa, è Balzaretti da rivedere: e forse Garcia concederà una chance a Dodò. Sull’altra fascia, c’è Maicon, che ha fatto capire anche sul campo che non lo si deve più chiamare ’scommessa’. Al centro confermata la coppia Benatia-Castan. In porta l’esperienza di De Sanctis.

 

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