Primo allenamento nella capitale statunitense per la Roma di Rudi Garcia che domani affronterà il Chelsea in un’amichevole dal sapore di Champions. Sul fronte mercato è calma apparente: Sabatini attende le proposte per Osvaldo che non tardano ad arrivare visti i numerosi estimatori della punta italo-argentina. Il primo a farsi avanti è il Wolfsburg, seguito dall’Inter che fa leva sulla volontà del calciatore per trattare a prezzi vantaggiosi, cosa che la Roma non intende fare. In entrata situazione paralizzata, continuano a piacere Chiriches e Bueno i quali gradirebbero la meta capitolina anche se la società prima di effettuare eventuali movimenti deve piazzare il colpo in uscita e rimpinguare le casse. Hanno parlato in conferenza Stampa Rudi Garcia e Totti con quest’ultimo che ha descritto come una grande esperienza di vita aver indossato la maglia della sua squadra del cuore per vent’anni. Intanto la società ha diffuso attraverso il suo profilo twitter, mezzo prediletto per le comunicazioni, la data dell’Open day, la presentazione con allenamento allo Stadio Olimpico sulla falsariga di quella svolta lo scorso anno.
ALLENAMENTO A WASHINGTON – Prima seduta nella Capitale statunitense per i giallorossi sottoposti dal tecnico Rudi Garcia ad un lavoro tecnico-tattico iniziato con una partitella sul campo dieci contro dieci, disertata da Marquinho e Maicon che hanno lavorato in palestra, terminata con delle conclusioni al volo. Una sgambata in vista dell’impegno con il Chelsea. Nel pomeriggio la squadra si è recata alla Casa Bianca approfittando del soggiorno nella capitale americana
OPEN DAY – L’As Roma comunica la data dell’Open Day della stagione 2013/2014: la squadra sarà presentata all’Olimpico di Roma il prossimo 20 agosto. La data potrebbe subire uno slittamento di 24 ore nel caso avesse successo l’iniziativa di prendere parte ad un’amichevole il 18 agosto, ancora non è noto il nome dell’ipotetico avversario
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CONFERENZA STAMPA – Al termine dell’allenamento odierno Francesco Totti e Rudi Garcia si sono concessi uno scambio di battute ai microfoni dei cronisti. Tra i passaggi più importanti del capitano romanista quelli in cui descrive la sua esperienza con la maglia di un unico club: “Venti anni di amore per la stessa maglia sono un’esperienza di vita bellissima. Non penso ad altre squadre”.
Rudi Garcia ha invece parlato della sfida di domani sera contro il Chelsea di Mourinho spiegando che al termine della gara sarà possibile tracciare un primo bilancio attendibile della sua esperienza in giallorosso. Il tecnico transalpino non ha tradito la minima sufficienza ed anzi mostra concentrazione e convinzione anche nelle gare cosiddette amichevoli: “A prescindere dall’avversario, anche le partite amichevoli vanno giocate bene e vinte”.
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MERCATO – Il mercato giallorosso vive una situazione di empasse legata alla questione Osvaldo. Il centravanti è stato scelto come elemento da sacrificare per rimpinguare le casse complice anche un carattere difficile che non ne agevola il feeling con ambiente e società. Finchè non si sbloccherà la cessione dell’argentino non sono previsti ulteriori accorgimenti in entrata considerato il raggiungimento di tutti gli obiettivi minimi di mercato prefissati. Si seguono comunque il difensore Chiriches il cui procuratore è intervenuto oggi lasciando aperta la porta ad un ingresso della Roma nell’affare e l’esterno Bueno , in attesa di capire se vi siano i margini per giungere nella Capitale. Operazioni dipendenti da una cessione di Osvaldo che sanerebbe il bilancio, offrendo la moneta per completare il mercato magari con un colpo ad effetto, piazzato nell’ultima ora. Sull’argentino cresce l’interesse di Wolfsburg ed Inter con i tedeschi disposti a sborsare 20 milioni mentre meno cospicua è la proposta dell’Inter, non oltre i 12 milioni avendo già un’intesa di massima con il calciatore. Fosse per la Roma il calciatore starebbe già in Germania a svolgere le visite mediche ma Osvaldo, desideroso di approdare in un top club sembra più incline ad un trasferimento a Milano, meta non gradita alla società per non rinforzare un diretto competitor per le posizioni di vertice.
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