CORRIERE DELLO SPORT La cassa piange, è ora di vendere

Sabatini

(M. Evangelisti) – Adesso Rudi Garcia ha tutte le pedine da disporre sulla scacchiera. Una scacchiera piccola e un bel mucchio di pedine. Agli allenamenti americani il sergente francese è circondato da 28 giocatori. Aggiungiamoci Gervinho e sono 29. Troppa grazia per il campo e pochissima per il bilancio, elastico finché si vuole.
Con un passivo da colmare e non più di 46 partite ufficiali da disputare, la cessione di uno o più elementi non è neppure un’opzione. Semmai una sgraziata e disgraziata necessità. (…)

CANDIDATI – Rosa, ingaggi, altalena dei costi vanno comunque alleggeriti e questo non spetta al tecnico. Sta a lui, però, indicare in quale ruolo va pescato il sacrificando. Candidato principale resta Osvaldo, e non certo perché sta in albergo a curarsi la caviglia. E’ perché tra lui, Borriello, Destro (naturalmente al netto dell’infortunio infinito) e un Totti scansato verso il centro dall’arrivo di Gervinho uno è certamente di troppo. A meno che non si trovi una squadra gradita a Borriello e che lo gradisca, nel qual caso Garcia si terrebbe più che volentieri Osvaldo.
La possibilità che vadano via entrambi al contrario non è contemplata. Semmai, a una doppia cessione si potrebbe pensare pescando altrove. A centrocampo l’unico che al momento sembra pleonastico è Miralem Pjanic. Anche perché sarebbe quello che porterebbe più denaro sonante, almeno una quindicina di milioni. Per Marquinho, che non sappiamo bene come dobbiamo considerare, se centrocampista, esterno avanzato o difensore laterale (con Garcia non si è mai sicuri di niente), esiste e si manifesta a intervalli regolari l’interesse dell’Inter. Davanti a un’offerta congrua, sui 4-5 milioni, il giocatore potrebbe passare di mano.

NOSTALGIA – Fermo restando che togliersi dalle spalle l’ingaggio stratosferico di Borriello o in alternativa incassare ricchi 18 milioni per Osvaldo (al quale però continua a interessare solo Londra), sarà sempre una priorità, esiste una terza via per sistemare le cose.
La Roma sarebbe ben felice di vendere Castan, scusate la sgradevolezza. (…) E’ che Castan vale parecchio, intorno ai 6 milioni, e metterebbe una pezza non del tutto inelegante alle questioni di budget. Infine, è che Castan è extracomunitario e la sua partenza libererebbe quel posto che in questo momento alla Roma va occupato da Gervinho. C’è sempre il solito trucco di acquistare in Italia e poi rivendere all’estero un calciatore non appartenente all’Unione Europea. Un po’ più complicato, un po’ meno simpatico di una cessione pura e semplice.

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