(B.Saccà) La Federcalcio ha rimandato Andrea Stramaccioni. Ieri l’ex tecnico dell’Inter non ha potuto sostenere l’esame del master di Coverciano che concede l’abilitazione ad allenare in serie A, per aver collezionato un numero eccessivo di assenze nell’arco degli otto mesi di durata del corso. Una decisione sorprendente, certo, ma comunque prevista. Del resto Stramaccioni ha vissuto una stagione densa di impegni alla guida dell’Inter, e di riflesso non ha potuto partecipare a un’infinità di lezioni. Strama, d’altronde, aveva intuito di non poter discutere la tesi a luglio già quattro o cinque mesi fa, anche se l’ufficialità dell’esclusione è giunta soltanto la settimana scorsa. Nessun problema, però. Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione dei tecnici, permetterà a Stramaccioni di recuperare le lezioni perse e di svolgere infine la prova finale in una sessione straordinaria.
BEFFATO DALLE COPPE – Un tecnico può occupare una panchina della massima serie solo se possiede il patentino di Prima categoria – Uefa Pro. Al contrario Stramaccioni dirigeva l’Inter grazie a una deroga concessa dalla Figc. Nulla di straordinario, ovvio. Anche Vincenzo Montella, ad esempio, ha goduto di una simile agevolazione. Le tante partite dei nerazzurri hanno tuttavia minato il percorso «scolastico» di Strama. Il corso ha previsto peraltro tre stage presso la Fiorentina, il Parma e – ironia – proprio l’Inter di Strama, un seminario della Uefa in Svizzera e alcune di lezioni di Prandelli, Allegri e Spalletti. Eppure Stramaccioni, forse, sperava in un’ammissione. «Il motivo delle mie assenze? Ho dovuto partecipare alle coppe europee dell’Inter. È mia intenzione recuperare durante l’estate e confermo che all’esame ci sarò», confidò il 29 marzo. No, la Federazione ha cambiato idea. Strama però si consolerà: ha già ricevuto l’invito di Pep Guardiola a trascorrere qualche giorno nel ritiro del Bayern Monaco a Riva del Garda, Trento. Quanto agli esiti dell’esame di Coverciano, ecco le promozioni di Alberto De Rossi, Crespo, Grosso, Oddo, Zambrotta, Filippo Inzaghi e di una donna: Elisabetta Bavagnoli.