L’Agente Fifa Eugenio Ascari ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato tra l’altro anche del nuovo allenatore della Roma, Rudi Garcia. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:
“Ho avuto di seguire il Lille diverse volte negli ultimi anni, è un allenatore capace, che ha autorià che sono convinto che riuscirà a mettere ordine anche nello spogliatoio della Roma, fa giocare le sue squadre con il 4-3-3, preferibilmente o con il 4-2-3-1. Ha vinto il titolo con il Lille a sorpresa, di tutti nel 2010/2011, mettendo in mostra un buon calcio, valorizzando individualità importanti, come Hazard che l’anno successivo è stato ceduto al Chelsea, riuscendo a rimanere competitivo. Ho avuto modo di vederlo 5-6 anni fa quando allenava il Le Mans, quando era un allenatore emergente, le sue squadre hanno sempre avuto uno stampo preciso, riesce a dare un’identità ben precisa alle sue squadre, penso che potrebbe far bene anche a Roma, anche se onestamente il fatto di non conoscere la realtà italiana, rappresenta un piccolo azzardo. Ha fatto benissimo in Francia in squadre che erano considerate delle outsider, viene in Italia in una piazza tra le più esigenti, probabilmente in questo momento la Roma, si trova in una posizione di subalternità rispetto all’Inter, Milan e Juventus, ma rappresenta sempre una piazza di primaria importanza, dove non è che si possa fallire per più di due o tre stagioni. Le due stagioni fallimentari la Roma se le è messe alle spalle, e dal prossimo anno ha l’obbligo di fare bene e per Garcia sarà un bel banco di prova. Sicuramente avrebbe rappresentato una garanzia in più l’arrivo di un tecnico già collaudato nel nostro campionato, si è parlato di Mazzarri e Allegri, che potevano essere le prime scelte della Roma, non essendo riusciti a mettere le mani sui due tecnici, ha comunque individuato un tecnico emergente dalle grosse capacità e qualità. L’unico inconveniente è che verrà catapultato in una realtà nuova, deve imparare la lingua”.
Su Benatia
“E’ un difensore che negli ultimi anni a Udine ha fatto benissimo, la Roma ha bisogno di cambiare perchè non credo che Burdisso venga riconfermato, a parte Marquinos che rappresenta il pilastro attorno a cui costruire la Roma del futuro per quanto riguardo glia altri elementi ha bisogno di rinnovarsi. Stekelenburg è già stato ceduto al Fulham, non penso che venga posta la fiducia né su Goicoechea e Lobont, si parla di Rafeal del Santos, che è giovane classe ’90, ma già ampiamente maturo avendo già disputato più di 150 partite tra campionato brasiliano e coppa Libertatodes, un ottimo elemento”.
Su Osvaldo
“E’ un caso difficile, il giocatore non si discute ha qualità indubbie, però questo anno, con i comportamenti che ha avuto soprattutto extracampo, la reazione con Andreazzoli, il rigore di Genoa rubato a Totti hanno fatto si che onestamente sia diventato un giocatore che farà fatica a rimanere a Roma ed è di difficile collocazione nel nostro campionato, è più probabile che vada all’estero”.
Paulinho, accostato a molte squadre, qual è la situazione in questo momento?
“Ha fatto benissimo questo anno 20 gol nella stagione regolare e 3 gol determinanti nei playoff, è reduce da due campionati giocati con il Livorno ad altissimi livelli è normale che abbia attirato l’attenzione di club importanti, in Italia il club , che credo abbia fatto l’offerta più concreta al Livorno è stata la Sampdoria, che lo sta seguendo già da due o tre mesi, società con cui abbiamo avuto dei primi contatti anche noi, non è l’unica società che l’ha seguito. In Italia anche il Verona ed altre si sono avvicinate al Livorno. Per l’estero credo che il Sunderland di De Canio, abbia intenzione di fornire un’offerta da qui a breve, poi ogni giorno sulla stampa di aggiungono squadre. Credo che Paulinho abbia fatto benissimo e si meriti un salto di qualità con tutto il rispetto per il Livorno, la Sampdoria rappresenterebbe già dal punto di vista professionale un salto di qualità, ha un fascino ed un appeal diverso. Credo che per lui può essere la dimensione giusta, perchè gli permetterebbe di giocare con continuità rispetto a squadre più blasonate, in cui ipoteticamente andrebbe a fare la punta di rincalzo. Se gli consiglio di rimanere in Italia? Rimanere in Italia a meno che anche qualcuna delle offerte di squadre estere della giusta dimensione non diventi più concreta, in maniera da poterla valutare e soppesare”.
Fonte: Tuttomercatoweb.com