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IL ROMANISTA Il dopo Baldini è già iniziato

Franco Baldini

(L. Pelosi) – Sicuramente Franco Baldini non verrà sostituito, nel senso che non dovrebbe arrivare un altro direttore generale. E a livello societario dovrebbero essere veramenteWalter Sabatini e Italo Zanzi i personaggi più influenti nella Roma, come lasciava intendere il comunicato con cui si annunciava la rescissione del contratto di Franco Baldini.Senza dimenticare naturalmente il lavoro dell’avvocato Mauro Baldissoni, che fa da tramite tra Roma e Boston.

Però non è affatto detto che qualcos’altro non cambi all’interno della Roma, dove adesso si lavora soprattutto sulla questione allenatore e chissà che anche da ciò che sarà deciso non si possano capire eventuali altri spostamenti o movimenti. Che intorno alla società ci sono già. Ieri hanno cominciato a circolare tanti nomi. A partire da Pasquale Sensibile, ex ds della Sampdoria e che viene sempre tirato in ballo ogni volta che c’è da associare qualcuno a Sabatini. «Ho un grandissimo rapporto con i dirigenti della Roma e in particolar modo con Walter – ha detto ieri – e approfitto per dire che mi spiace dell’epilogo della seconda avventura di Franco (Baldini, ndr) alla Roma. Ma questa voce di cui mi parla non la avevo ancora vista, il riaccendersi di questa cosa addirittura come direttore generale mi sembra un po’ eccessivo. Non ho mai fatto mistero che mi piacerebbe lavorare nella Roma. Se mi dovesse chiamare Sabatini, mi farei trovare pronto».

Insomma, nessuno l’ha chiamato. Così come anche Gian Paolo Montali, già dirigente giallorosso tra il 2009 e il 2011, ha fatto sapere che «nessuno della Roma mi ha cercato o contattato». Tanto per avere chiara la “mappatura” di Trigoria, il nome di Montali viene legato a Unicredit, quello di Sensibile ovviamente a Sabatini. L’altra figura spuntata ieri è quella diAmedeo Carboni, che aveva lavorato all’Inter con Benitez e che oggi fa l’opinionista per Mediaset. Chissà che non possa essere lui, che nella Roma ha giocato dal 1990 al 1997 e nell’ultima stagione era stato anche capitano, ad affiancare Sabatini.

E Franco Baldini? La Bbc lo dà per certo al Tottenham. Di lui ha parlato a Teleradiostereo Mario Stagliano, l’avvocato che lo aveva assistito durante Calciopoli. «Ci ha messo la faccia – ha detto – si è assunto tutte le responsabilità e se n’è andato. L’intenzione era ormai maturata perchè lui riteneva di venire qui e fare il direttore generale. Ora vediamo se era lui il male della Roma e vediamo se chi rimane riesce a portare avanti questa idea che io ritengo ancora vincente. Nei giorni in cui Pallotta è stato a Roma, Franco non ha dormito mai. Insisteva per rassegnare le proprie dimissioni mentre Pallotta insisteva nel respingerle. Ho motivo di ritenere che abbia proposto un aut aut che non è stato accettato. Che Franco abbia commesso degli errori è indubbio, a volte ha anche coperto errori altrui mettendoci sempre la faccia, ma lui pensava di venire qui a fare il direttore generale togliendosi dai piedi Pannes e Zanzi, non è stato così e questo gli ha creato malcontento».

A prescindere da eventuali nuovi innesti nella struttura societaria, la rescissione del contratto di Baldini ha dei pro e dei contro. Il vantaggio è che se mai qualcuno avesse individuato nella sua figura un alibi, ora non ce l’ha più. E, naturalmente, avrà molte più responsabilità. Posto che non ne avesse anche prima, perché il discorso vale per i giocatori, per gli allenatori e per i dirigenti: non può essere colpa di uno solo. Lo svantaggio è che la Roma perde un uomo di calcio, che peraltro gode di un certo credito a livello internazionale. Ora in società non ce ne sono più molti e in questo senso è un bene che sia rimasto Walter Sabatini. Anche per lui, però, aumentano le responsabilità. A cominciare dalla scelta del nuovo allenatore.

PALLOTTA RISPONDE – Intanto in serata è arrivata la risposta del presidente James Pallotta alle parole di Claudio Lotito al Corriere dello Sport(«la Roma non c’è più come squadra né come società»). Una risposta che più romanista non si potrebbe: «A quanto pare Lotito sente il bisogno di parlare costantemente dell’As Roma, a sproposito e con evidenti inesattezze. Forse è vero quello che si dice, che è un tifoso della Roma. In ogni caso, voglio rassicurare lui e chiunque altro che l’As Roma è viva e solida. E che importanti risultati sul campo arriveranno presto. Per quanto riguarda la governance del calcio abbiamo idee e piani migliori per il futuro. La nostra priorita’ adesso e’ soltanto la prossima stagione, non gli sterili e inutili dibattiti sulla stampa»

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