NAPOLI Mazzarri: “Dopo la Roma parlerò. Fino a qualche giorno fa si diceva avessi firmato per i giallorossi”

Mazzarri in conferenza stampa

Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia dell’ultima gara di campionato, che si svolgerà contro la Roma. Di seguito le sue parole:

Resterai a Napoli?

Mi mancava questa domanda. Ho detto che avrei preso una decisione a fine campionato. Sono coerent, avevo detto che avrei parlato alla fine e doo la gara di domani vi spiegherò tutto. Non so se subito dopo o qualche giorno dopo”.

Hai già preso una decisione ad un giorno dall’ultima partita?

“Nel calcio i tempi sono importanti. Se io dico dovete aspettare l’ultima partita è perchè ci sono dei motivi. Poi, quando sarà il momento, vi saranno chiarissimi questi motivi. Chiedo di essere rispettato. Un allenatore quando decide di essere in scadenza, rinunciando alla possibilità di un triennale, dovrebbe essere apprezzato, in un calcio dove tutti cercano il contratto. Negli altri paesi è una cosa normale, solo qui sembra una cosa fuori dal normale. Tutti gli allenatori di cui si parla sono tutti sotto contratto, io invece sono a scadenza ed ho questo diritto così come la società ha il diritto di fare le proprie scelte. Poi se le scelte coincidono si continuerà il matrimonio, oppure ci separeremo”.

Interessamenti dall’estero?

“Io dò tutti giorni l’anima per motivare la mia squadra. Mancano tre punti ed i giocatori lo sanno che quest’annata può restare nella storia. Vincendo si batterebbe il record di media punti di tutti i tempi. Da quattro anni siamo passati dalla zona retrocessione a questi risultati. Ed è un orgoglio”.

Questi quattro anni a Napoli come li definiresti?

I tifosi vogliono vincere, ma la vittoria va rapportata a certi parametri. Anche fare quattro anni così è una vittoria per me. Noi abbiamo in ogni caso 28 punti in più rispetto a quello che faceva il Napoli prima di questa era. Perchè alla Reggina si fece la festa scudetto? Perchè ci sono dei parametri e la Reggina ha vinto uno scudetto salvandosi facendo 51 punti, qualcosa che non capiterà mai più. Non si possono non tenere conto dei fattori quando si valutano i traguardi”.

Il tifoso alza l’asticella?

“Nel giro di poco tempo parlerò. Essere competitivi per lo scudetto non significa vincerlo o avere la certezza di farlo. Quest’anno la vittoria della Juventus nessuno la discute, non travisate le mie parole, ma anche quest’anno se Dzemaili fa il 2-1 nello scontro diretto ci saremmo avvicinati e chissà che non poteva arrivare quest’anno, tenendo conto anche dello scontro diretto dell’andata che poteva finire diversamente”.

Fair play finanziario?

Sono d’accordo col presidente. Negli ultimi anni abbiamo raggiunto grandi risultati in campo, ma stando ai primi posti anche per il fair play finanzario”.

Perchè non essendoci più un obiettivo non ci sveli il futuro?

“Pazientate ancora un attimo, poi capirete”.

Domani o martedì? 

“Dipende da come va la partita”.

Non hai parlato con nessuna società, tu o il tuo rappresentante? 

“Io non ho incontrato alcuna società, per rispetto di quella che alleno. Voglio fare questi ultimi tre punti col Napoli. Anche alla Reggina, quando feci 51 punti, saltarono 10 panchine e tutti mi cercarono ma rinviai tutto a campionato concluso. Gli agenti ci sono, quando sei da trent’anni nel calcio li conosci, magari già da quando eri ragazzo e giocavi a pallone”.

L’incontro con De Laurentiis è in programma?

“Quando svelerò il mio futuro, dirò anche questo”.

L’aspetto economico quanto conterà sulla scelta?

Zero. Se avessi guardato a quello avrei già scelto da mesi, se non da quest’estate. Il Napoli mi ha dimostrato fiducia ad oltranza”.

Inter?

Si diceva che avessi già firmato per la Roma fino a qualche giorno fa”.

De Laurentiis lo incontri?

E’ un incontro continuo. Parliamo sempre, prima e dopo le gare. Credo verrà in albergo anche prima della gara. Quello che dovevamo dirci ce lo abbiamo detto”.

Bielsa, Benitez e tanti nomi?

“Prima era impensabile che un allenatore di livello internazionale venisse a Napoli”.

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