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LE PAGELLE DI MILAN-ROMA La difesa regge, l’attacco annaspa. Il migliore è Marquinho inspiegabilmente sostituito

Le Pagelle

MILAN:

Abbiati 7; De Sciglio 5,5, Zapata 6,5, Mexes 7, Constant 6; Flamini 5,5 (dal 79′ Pazzini s.v.), Ambrosini 6, Muntari 4; Boateng (dal 77′ Nocerino 6), El Sharaawy (dal 70′ Robinho s.v.), Balotelli 7

All. Allegri 6

 

ROMA:

Lobont 6,5: Il “vecchio” portierone romeno sfodera la solita prova consistente, con poche sbavature e tanti interventi positivi. Non bloccherà mai il pallone ma quel che conta è che la rete rimanga inviolata. Affidabile!

Marquinhos 7: Mezzo voto in più gli va aggiunto per il ruolo che ha ricoperto, vista la precedente difficoltà mostrata nel digerire la posizione di terzino destro. Non solo mantiene bene la posizione, ma diventa anche pericoloso in avanti in un paio di occasioni, mettendo al centro cross interessanti. Turbo!

Burdisso 6,5: Leader autorevole di un reparto all’altezza della situazione (almeno per questa volta). Tiene su la linea quando c’è bisogno ed è pronto nel fare a sportellate con chiunque capiti nella sua zona. Bravissimo nel gioco aereo a sventare molti palloni insidiosi buttati in mezzo dai rossoneri. Standard ritrovato!

Castan 6,5: Gli tocca l’ingrato compito di prendere in consegna un certo Mario Balotelli e lui non si tira indietro, lottando con il fisico e reggendo botta sulla lunga distanza. Mostra anche maggiore attenzione del solito, oltre alla grande cattiveria agonistica che in una serata come questa, con avversari “tosti” come questi, gli torna particolarmente utile. Roccia!

Dodò 6: Rispetto al fantasma visto contro il Chievo sembra un altro giocatore. Partendo da terzino e non da centrocampista dimostra di essere maggiormente a suo agio; in fase difensiva ancora i limiti sono piuttosto palesi (emblematica la mancata chiusura su Balotelli all’altezza della linea di fondo) ma tutto sommato si rifà con delle belle sgroppate in avanti, formando un tandem non malvagio con il connazionale Marquinho. Con un po’ di esperienza in più può diventare buono!

Bradley 7: L’americano è uno dei migliori in campo con l’applicazione tattica mostrata e con il cuore infinito messo nel rettangolo verde di gioco. Corre a perdi fiato nel vero senso della parola, raddoppiando ogni uomo transiti in mediana e sradicando un innumerevole quantità di palloni. Ormai appare fin troppo chiaro che il ruolo preferito è quello di mediano davanti alla difesa, o al fianco o in alternativa a De Rossi. Ruspa!

Perrotta 5,5: Il ritmo della partita è superiore a quello da lui esprimibile in questo momento. Si sintetizza tutto qui il suo giudizio, visto il ritardo nell’intervenire sul pallone (sempre secondo rispetto agli avversari) e la mancanza di lucidità nelle situazioni che contano. Compassato!

Marquinho 7: La sua vivacità è la nota più lieta della prestazione giallorossa. Tira ripetutamente da diverse posizioni e impensierendo sempre Abbiati, costretto agli straordinari. Corre senza palla, cosa rara per i trequartisti giallorossi, venendo premiato dalle verticalizzazioni di Totti e creando grattacapi a Mexes e compagni. Viene tolto senza motivo da Andreazzoli quando ancora poteva fare molto. Anguilla!

Lamela 4,5: Irritante, impacciato, privo di idee e senza grande spirito di sacrifico. Questo il ritratto del talento argentino in una delle peggiori uscite stagionali. Trova in Costant un baluardo insormontabile (il che è tutto dire) facendosi fermare senza nessuna difficoltà e facendosi spesso irridere per la semplicità con cui perde la sfera. Nessuna scelta presa al limite dell’area sembra quella corretta e in aggiunta mancano i movimenti che lo possono rendere pericoloso. L’unico guizzo nel finale doveva portare ad un calcio di rigore, salvo la negligenza di Rocchi e dell’assistente d’area di rigore. Ghost!

Totti 5: Non sta benissimo come nella prima parte di stagione e questo incide nelle sue prestazioni. Nervoso fin dai primi minuti, sbaglia da pochi metri una facile conclusione su regalo della difesa milanista, sparacchiando alla sinistra di Abbiati. Da condannare il brutto gesto su Mexes, colpito da una gomitata, che porta alla sacrosanta espulsione. Appannato!

Osvaldo 5,5: Troppo solo là davanti per riuscire ad avere tante palle giocabili. Paradossalmente con il vantaggio numerico la Roma arretra il proprio baricentro supportandolo meno e le sue difficoltà diventano ancor più lampanti. Non si può parlare di svogliatezza o mancanza di impegno ma di certo non è il leone ammirato in altre uscite. Cast Away!

Pjanic (dal 69′ per Perrotta) 5,5: Prova a costruire qualcosa in mezzo al campo e di certo ci riesce meglio rispetto a chi lo ha preceduto. Troppo poco per quello che ci si attendeva, anche perchè la condizione è ancora latitante. Fuori ritmo!

Florenzi (dal 72′ per Marquinho) 6: Un altro di quei pochi ad andare senza palla e forse proprio per questo inserito troppo tardi. Lui e il brasiliano ex Fluminense possono essere una buona coppia di incursori complementari e non per forza alternativi.

Destro (dall’80’ per Osvaldo) 6: Entra facendosi notare subito per un’accelerazione bruciante che porta ad un 3 contro 3 estremamente pericoloso. Poi nel finale prova a scartare Abbiati in posizione estremamente defilata, ma il portiere rossonero riesce a recuperare bene, vanificando il tutto. Irrequieto! 

 

All. Andreazzoli 5: Schiera una squadra sulla carta molto sbilanciata in avanti, anche se tutto sommato in campo si bada soprattutto a non prenderle. Due gli appunti principali: il primo riguarda la sostituzione di Marquinho a 20′ dalla fine, visto che il brasiliano era nettamente il migliore in campo, il secondo sulla gestione di Francesco Totti, mandato sempre in campo senza poter mai rifiatare e ormai in calo di forma a due settimane dal match più importante. Poco lungimirante!

 

Arbitro Rocchi 5,5: Partendo dal fatto che il fischio finale arriva con 50″ di anticipo, rimane inspiegabile la mancata assegnazione del calcio di rigore su Lamela, con pesantissime responsabilità dell’arbitro di porta che era a due metri circa dall’accaduto. Giuste le espulsioni di Totti e Muntari. Permaloso!

 

A cura di Angelo Papi

 

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