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IL PAGELLONE DELLA SERIE A Punti di (s)vista dei nostri Rocky & Apollo

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.

Spezzatino


VOTO 0 SPEZZATINO:

Penultima giornata del campionato e per fortuna ultima al gusto spezzatino prima di darci tutti appuntamento alla prossima stagione. Per quelli che come noi sono cresciuti a pane, calcio e novantesimo minuto ci dispiace, ma è impossibile mandare giù un boccone amaro che inizia il sabato e in molte occasioni termina addirittura il lunedì sera. Almeno le ultime di campionato (vista la 38esima giornata da giocare la prossima settimana alle ore 20:45) si potevano giocare tutte in contemporanea allontanandosi dalle logiche economiche delle televisioni. Vecchie maniere. 

 

Genoa-Inter


VOTO 1 GENOA-INTER:

Come già fatto nella scorsa settimana a Torino, il Genoa mette in mostra, aiutato anche dall’Inter, la solita partita di fine stagione per la quale l’Italia è ormai tristemente famosa in tutto il mondo. Ai liguri bastava infatti ottenere almeno gli stessi punti che il Palermo avrebbe ottenuto a Firenze, mentre l’Inter voleva solo salvare la faccia evitando la sedicesima sconfitta stagionale. Così, quando la Fiorentina è passata in vantaggio al 41′ del primo tempo si è ben capito che la sfida tra le due squadre difficilmente avrebbe regalato dei sussulti alla faccia dei tifosi paganti e la morale sportiva. Tanti saluti a Pierre de Coubertin.

Nicola Rizzoli


VOTO 2 RIZZOLI:

In una partita del tutto innocua il fischietto della sezione di Bologna coadiuvato dai guardalinee Stefani e Cariolato sbaglia convalidando, nonostante le posizioni irregolari di De Luca e Di Natale, due gol su tre della sfida del Friuli. Per fortuna gli errori non influiscono pesantemente sul risultato (2-1) visto che i padroni di casa riescono a portare a casa la vittoria con un gol di scarto e nessuna polemica. Occhialoni. 

 

 

Palermo


VOTO 3 PALERMO:

Dopo 10 anni termina l’avventura nella massima serie per la squadra del patron Maurizio Zamparini. Contro la Fiorentina arriva l’aritmetica retrocessione per Miccoli e co complice la rete al 41′ del grande ex Luca Toni. Troppo gravi gli errori di valutazione da parte del presidente in una stagione segnata da tanti infortuni e i soliti innumerevoli cambi in panchina. Nni viremu. 

 

 

Roberto Donadoni


VOTO 4 PARMA:

Infilata dai gol di Taider e Moscardelli la squadra Ducale perde il derby emiliano contro il Bologna nella giornata del ventennale della prima competizione europea vinta dai gialloblu: 12 maggio 1993, Coppa delle Coppe, Parma-Anversa 3-1, con gol di Minotti, Melli e Cuoghi. Niente a che vedere con il Parma attuale incapace come ovvio di ricalcare i fasti di un tempo. Il passato non si dimentica. 

 

 

Pioggia a Firenze


VOTO 5 DILUVIO DI FIRENZE:

Nel giorno del ritorno in Europa della Viola (quasi sicuramente non in Champions), il clima ormai monsonico di questo periodo, ci mette lo zampino rischiando di rovinare i piani degli uomini di Montella. Dopo un buon avvio segnato dal gol di Toni, il diluvio si abbatte sul Franchi, costringendo la maggior parte del pubblico ad abbandonare gli spalti per diversi minuti di gioco. Non ci sono più le mezze stagioni. 

 

 

Fabrizio Grillo


VOTO 6 GRILLO:

Il difensore senese che niente ha a che vedere con il leader del movimento cinque stelle bagna il suo debutto in Serie A con il gol del vantaggio da parte dei bianconeri contro il Napoli: stop in area di rigore e sinistro di collo esterno all’incrocio dei pali imparabile per Rosati. Dopo un prima parte di vita a girovagare tra campionati minori ed estero (Cska Sofia) una bella soddisfazione e un buon viatico per il proseguo della sua carriera calcistica. Favola. 

 

 

Catania


VOTO 7 LA COMMOZIONE DI MARAN:

Quindici vittorie, 55 punti, ottava posizione in classifica, questi sono numeri che dalle parti di Catania non si sognavano nemmeno ai tempi del grande presidente Massimino. Dopo le grandi annate di Montella e Simeone non si può non tessere le lodi di un nome meno altisonante ma altrettanto redditizio se non di più. Maran arrivato in sordina da Varese ha condotto la squadra ogni oltre rosea aspettativa e la felicità mostrata (condita anche da qualche lacrima) ieri dopo l’ennesima vittoria interna, questa volta contro il Pescara, era quasi contagiante. Nuovo modello Udinese.

 

Antonio Candreva


VOTO 8 
CANDREVA:

Spinge sulla fascia destra per tutta la partita mandando completamente ai matti la poco affidabile difesa blucerchiata. Va più volte vicino alla rete con conclusioni dalla distanza senza però centrare il bersaglio grosso, cosa che gli riesce a tempo scaduto trasformando con un “cucchiaio” il rigore del definitivo 2-0. Le ultime convocazioni in Nazionale da parte del ct Cesare Prandelli ormai non sono più una sorpresa. Confederation’s Cup.  

 

 

Edinson Cavani


VOTO 9 CAVANI:

Il Matador nelle domenica delle lacrime di Mazzarri (difficile che il tecnico toscano confermi la sua permanenza a Napoli), realizza la sua 28esima marcatura in campionato staccando con netto merito il biglietti di miglior bomber del campionato. Ora resta da vedere se l’uruguaiano continuerà a vivere il sogno azzurro anche l’anno prossimo alla ricerca di uno scudetto che manca dalla stagione 1989-1990. Should i stay or should i go. 

 

 

Victor Ibarbo


VOTO 10 
IBARBO:

L’attaccante colombiano rovina la festa bianconera con un gol d’autore frutto di classe, potenza e dinamicità: corsa di settanta metri palla al piede, dribbling secco a superare Barzagli e Marchisio con una serpentina d’alta scuola e tiro ad infilare Storari sotto il corpo. Quinto gol in questo campionato per il centravanti classe 1990 sicuro protagonista delle prossime sessioni di calciomercato per la felicità del presidente Cellino. Weah. 

 

 

 

A cura di Rocky & Apollo 

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