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ILMESSAGGERO.IT Sogno o son Destro Roma padrona, finale con la Lazio

Mattia Destro

A Milano Inter in vantaggio con Jonathan. Poi c’è solo la Roma: doppietta dell’ex, gol Torosidis. Accorcia Alvarez. Strama nella bufera

MILANO – Emozioni a Milano. Passa la Roma e in finale di Coppa Italia sarà derby con la Lazio. Inter in vantaggio con Jonathan, poi tanta Roma: doppietta di Destro, poi Torosidis e Alvarez.

L’Inter è solo un’illusione, la Roma a questi livelli è troppo forte: la finale di Coppa Italia così sarà tutta capitolina tra i giallorossi e la Lazio. I cinquantamila di San Siro sperano per un tempo dopo la rete di Jonathan al 22′: ma poi è la Roma a prendere in mano il match, con lo show di Destro che firma la sua doppietta personale e la rete di Torosidis, e la sfida a Milano si chiude 3-2 (all’andata i giallorossi avevano vinto 2-1). L’Inter, falcidiata dalle assenze, può poco contro una Roma che ha atteso quarantacinque per legittimare la propria superiorità, siglando tre gol in meno di venti minuti. La maledizione degli infortuni colpisce anche Cambiasso che si fa male nella fase di riscaldamento e viene sostituito da Jonathan. Proprio il brasiliano firma il suo primo gol in nerazzurro. Stramaccioni è costretto dall’emergenza a schierare un 4-3-2-1 con Rocchi unica punta, tutto confermato per la Roma che punta sul tridente Lamela-Destro-Totti. La partita comincia con la protesta della Curva Nord nei confronti della società e in particolare di Marco Fassone per il suo passato bianconero: i tifosi espongono striscioni polemici nei suoi confronti. Ma la Nord è critica anche verso l’intervento di Paolo Bonolis, che mostrerebbe la lacuna della società e del club nel difendere i colori nerazzurri. «Con tutto il rispetto che gli possiamo portare siamo arrivati al punto che ci deve difendere Paolo Bonolis… Fate voi…», è la scritta che appare nel secondo anello verde. Nostalgia per Mourinho è il sentimento che esprimono i sostenitori interisti attraverso un terzo striscione: «Dopo Mourinho ci sentiamo orfani di qualcuno che sappia trasmettere il senso di appartenenza a questi colori». La partita inizia sotto pessimi auspici. Dopo 3′ Handanovic sventa la prima occasione per la Roma, intervenendo su un cross di Florenzi diretto a Marquinho. Sono invece i padroni di casa a ritrovare smalto, grazie al buon apporto di Alvarez sulla fascia destra e al movimento in avanti di Rocchi, che al 22′ trova l’assist vincente con il tacco per l’accorrente Jonathan. Il brasiliano, che avvia l’azione con un rapido scambio assieme ad Alvarez, batte Stekelenburg con un preciso rasoterra. Due minuti dopo l’Inter sfiora il bis con Rocchi, la cui conclusione da pochi passi non sorprende Stekelenburg. È l’ultimo acuto nerazzurro di un primo tempo nel quale i giallorossi costruiscono due ghiotte occasioni prima dell’intervallo. La prima con Destro, che raccoglie un pallone in area piccola e da posizione defilata non riesce a sorprendere Handanovic. La seconda, molto ghiotta, con una conclusione di Florenzi dal centro dell’area sulla quale il portiere sloveno compie un autentico miracolo. Dopo un’altra occasione non sfruttata da Totti, che calcia di poco a lato dai venticinque metri, Mattia Destro ristabilisce la parità sorprendendo Samuel alle spalle e colpendo con un pallonetto sulla verticalizzazione di Lamela. Il giovane attaccante, prodotto del vivaio nerazzurro, fa esplodere i tifosi giallorossi e spalanca alla Roma la strada verso la finale. Lo stesso Destro sigla il raddoppio a porta sguarnita su invito di Balzaretti dalla sinistra. Il 2-1 spezza le residue speranze dell’Inter, che crolla e subisce anche il terzo gol ad opera di Torosidis, rapido nell’incunearsi in area e abile nel beffare Handanovic con un gran destro. A nulla serve l’acuto finale di Alvarez, che spiazza Stekelenburg dal limite dell’area. Vola la Roma, e sarà la prima finale-derby con la Lazio.

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