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IL TEMPO “Non sparate sulla Roma”

Andreazzoli

(A. Austini) – Quelli che «è tutta colpa dei giornalisti». La tentazione di iscriversi al partito istituito ormai da anni a Trigoria è stata troppo forte anche per il docile Aurelio Andreazzoli

«Nessuno vuole bene alla Roma» è il suo grido d’allarme. Alla vigilia di due impegni che possono ridare speranza o tagliare definitivamente le gambe ai giallorossi – oggi pomeriggio sfida a Torino con i granata, mercoledì a San Siro con l’Inter per conquistare la finale di Coppa Italia – c’è cascato anche lui, allineandosi ai vari Spalletti, Ranieri, Luis Enrique e Zeman. Evidentemente le scorie di un derby «mezzo perso» e la recente discussione Osvaldo-Burdisso riportata ieri dai giornali hanno cancellato l’ultima scorta di tranquillità rimasta dentro Trigoria. «Quello che emerge su di noi all’esterno – attacca Andreazzoli – è sempre difforme dalla realtà. Sarei stupido a dire che nello spogliatoio non accade niente, in qualsiasi associazione succede qualcosa quando ci sono dei rapporti interpersonali[…]».

Un discorso surreale ma vero, quello di un tecnico che fiuta una brutta aria attorno a sé e alla squadra e perde la bussola: un mesetto fa sembrava viaggiare verso la conferma (e si era «autoconfermato), gli ultimi due risultati hanno invece riportato la Roma di fronte ai suoi mali irrisolti e fanno presagire una terza rivoluzione in estate. Andreazzoli, però, non vuole che se ne parli. «Il mercato non si può fare sui giornali e invece sembra già aperto.Allenatori, giocatori che partono e vengono: questo è disturbare[…]».

Una risposta che forse sarebbe meglio ricevere dai giocatori sul campo. La società ha optato per un ritiro di tre giorni a Novara ed evitare un andirivieni tra Trigoria e il Nord Italia: lo specchio del momento delicato e un segnale in controtendenza rispetto all’anno scorso, quando la squadra partiva addirittura il giorno stesso delle partite. Ma non ditelo ad Andreazzoli. «Abbiamo deciso così per rendere più agevole questa doppia trasferta e perché il momento è molto importante. Però si fa sempre dietrologia». Stavolta, a dire il vero, ha fatto tutto da solo.

Meglio pensare al campo, dove Osvaldo, squalificato in coppa, potrebbe trovare un po’ di spazio oggi. «La realtà su di lui non è quella raccontata dai giornali. È un grande e il suo risultato sportivo deve esserlo altrettanto, ora gli manca il gol e fatica a mantenere l’equilibrio giusto». Alla Roma mancano i suoi gol. E i punti che avrebbero reso meno vitale la gara con l’Inter. «La partita di Torino non posso toglierla – dice Andreazzoli già proiettato alla Coppa Italia – il nostro campionato poi non è finito. Le aspettative erano altre, però questa proprietà ha sempre parlato di tempi lunghi per la costruzione di una “cosa nuova”[…]».

Sorvola sulle punzecchiate di Zeman («la colpa non poteva essere mia» ha detto il boemo), non svela le scelte tattiche per la gara di oggi e avvisa che Destro «non ha i 90 minuti nelle gambe». Magari un gol sì.

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