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LE PAGELLE DI ATALANTA-ROMA Pjanic trascinatore, Perrotta sugli scudi. Nettamente fuori fase Lamela e Burdisso

 

Le Pagelle

ATALANTA:

Consigli 5,5; Raimondi 5,5, Stendardo 5,5, Contini 4,5, Brivio 5; Giorgi 5 (dal 74′ Cazzola 5), Carmona 5,5, Biondini 6 (dal 74′ Lucchini 6), Bonaventura 6,5 (dall’84’ Budan s.v.); Livaja 7, Denis 5,5

All. Colantuono 5,5

 

ROMA:

Stekelenburg 6,5: Quanto conta l’aspetto psicologico nel calcio, così come nella vita. Tornato dal viaggio di mercato per Londra, sembra un altro giocatore. Dopo la prova negativa di Genova, ancora frastornato per quanto accaduto, sembra essere tornato il portiere vice campione del mondo, acquistato in pompa magna due estati fa. Se riuscirà a dar seguito a queste prestazioni, uno dei problemi della Roma potrebbe essere risolto in casa. Ritrovato!

Piris 5,5: La sua partita è un perfetto mix tra ottime chiusure ed errori tattici piuttosto gravi. Come spesso gli accade abbina interventi puntuali e precisi a svarioni da dilettante allo sbaraglio. Su entrambi i gol ha delle responsabilità dirette: nel primo non coprendo su Bonaventura, nel secondo stringendo eccessivamente la posizione su Denis lasciando colpevolmente libero Livaja sul secondo. Alti e bassi!

Burdisso 5: Irriconoscibile rispetto alla gara impeccabile giocata contro la Juventus. Soffre con entrambe le punte atalantine, sbagliando diverse volte la guida della linea a tre nell’uscita del fuorigioco. Macchinoso e impacciato, patisce paradossalmente più degli altri le condizioni proibitive dell'”Atleti Azzurri d’Italia”. Rischia grosso con un retropassaggio avventato di testa che se non fosse per Stek sarebbe costato il gol. Sotto tono!

Marquinhos 7: Lì dietro è sempre il migliore. Lotta come un leone emergendo dalle difficoltà sempre a testa alta. Nonostante i 18 anni sembra essere lui la linea guida da seguire per limitare i danni in difesa. Il problema adesso è blindarlo dagli assalti che di certo arriveranno in estate da parte dei migliori club europei. Gallina dalle uova d’oro!

Torosidis 6,5: Ben che fortuito, il gol del 2-3 ha un’importanza capitale per la stagione giallorossa, consentendo di dare seguito alla bella impresa ottenuta una settimana fa contro la Juventus. Penalizzato dalla vivacità di Bonaventura, non riesce a chiudere sulla corsia di competenza, ma in fase offensiva le sue sgroppate diventano una fattore determinante per allungare la squadra. Giocatori pronti e di esperienza servono come il pane e lui ne è la dimostrazione pratica. Toro!

Bradley 6: Onesta prova da portatore d’acqua del centrocampo. Si incaponisce nel tentare la verticalizzazione, sprecando una dose eccessiva di palloni, prima di capire che forse è il caso di utilizzare appoggi brevi. Nonostante tutto è sempre importante avere almeno un giocatore di sostanza come lui. Impreziosisce il tutto con l’assist per Torosidis. Non appariscente ma efficace!

Pjanic 7,5: Andreazzoli insiste nel proporlo da regista e ha ragione. Il bosniaco prende in mano la squadra nel primo tempo, facendo girare il pallone nonostante le difficoltà del terreno di gioco e mostrandosi cattivo anche in fase di interdizione. La punizione dell’1-2 è qualcosa di meraviglioso, degna dei grandi specialisti del genere, una pennellata che non lascia scampo a Consigli. Cala vistosamente nel secondo tempo dopo il grande sforzo profuso. Gemma!

Balzaretti 5,5: Con il sole o con la neve, con 2 o 35 gradi, cambia poco: i suoi cross finiscono sempre in curva. Tolto questo piccolo particolare va sottolineato che dalla sua parte arrivano pericoli inferiori per la porta di Stekelenburg e di questo gli va dato atto; almeno la fase difensiva è ok. Falegname!

Marquinho 6,5: Il gol realizzato è da attaccante di esperienza e classe. Forse per la prima volta viene schierato nel ruolo che conosce meglio, ovvero da centrocampista offensivo e questo lo porta ad esprimersi su livelli più che accettabili. Per uno con quel sinistro, giocare più vicino alla porta è assolutamente necessario. Esce dopo un’ora di gioco esausto, spossato dalle condizioni del campo. Velenoso!

Lamela 4,5: Non ne azzecca una. Dribbling sbagliati, assist evanescenti, passaggi fuori misura e dulcis in fundo un errore a tu per tu con Consigli che grida vendetta. Dopo un buon periodo di forma arriva il rovescio della medaglia, con una prestazione da annotare tra le peggiori della sua permanenza nella capitale. Non viene sostituito solo per mancanza di alternative. Pasticcione!

Osvaldo 5,5: Nel riscaldamento accusa un problema muscolare alla coscia e dopo un breve provino decide di stringere i denti e scendere ugualmente in campo. La mobilità è limitata e le giocate si contano sulla punta delle dita di una mano. Va elogiato l’impegno e il tentativo di aiutare la squadra nonostante tutto. Sicuramente ci saranno giornate migliori. Menomato!

Perrotta (dal 63′ per Marquinho) 7: La condizione sembra quella dei giorni migliori. Entra e prende in mano il centrocampo giallorosso, dando anche qualità alla manovra dopo l’uscita di Miralem Pjanic. La cura Andreazzoli sembra averlo riportato ai tempi di Spalletti e in futuro sarà dura tenerlo fuori. Pozione dell’eterna giovinezza!

Florenzi (dal 72′ per Pjanic) 6,5: Buona corsa e giusta grinta nei contrasti. Bello anche l’assist per Lamela, malamente sciupato dall’argentino per il possibile 2-4. Propositivo!

Tachtsidis (dall’83’ per Osvaldo) s.v.: Pochi minuti nel finale.

 

All. Andreazzoli 6,5: Riesce ad ovviare alle pesantissime assenze di Totti e De Rossi, schierando una squadra tosta e grintosa. Nonostante la scarsa vena di Lemala ed Osvaldo arrivano 3 gol in trasferta che mantengono alte le medie zemaniane. Perfetta la lettura dei cambi in corsa, con Florenzi e soprattutto Perrotta, in grado di fare la differenza. Bravo e fortunato!

 

Arbitro De Marco 5,5: Il secondo gol di Livaja per il momentaneo 2-2, doveva essere annullato per un fallo dello stesso attaccante croato su Torosidis. Per il resto suscita dei dubbi l’espulsione per doppio giallo di Contini, visto che al momento della manata a Perrotta (vistosissima) il gioco era fermo.

 

A cura di Angelo Maria Papi

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