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CONFERENZA STAMPA Zeman: “La crescita che ci serve non è tattica ma mentale. Destro? Ha grandi qualità, diventerà sempre più importante. L’incontro Baldini-Guardiola? Non mi tocca, lo so da ottobre” (AUDIO)

Zeman in conferenza stampa

Alla vigilia della gara di campionato contro il Catania, il tecnico giallorosso Zdenek Zeman ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match:

Si è appena messo alle spalle un girone d’andata con molti alti e bassi, soprattutto per quanto riguarda i risultati. Che risposte cerca a partire da domani?

“I risultati non li cerco da domani, li cerco dalla prima giornata. il problema dei risultati è che non sempre hanno corrisposto alle nostre prestazione. spero troveremo la continuità nei risultati perché sul piano di gioco sono stato spesso contento”.

Margini di crescita?

“La continuità durante i 90 minuti, di giocare e di competere sempre. Noi a volte molliamo 5 minuti e ci succedono dei guai. La crescita deve essere di testa, non di tattica o tecnica”.

Che valutazione dà di Destro?

“Ha grandi mezzi e qualità, me lo sta confermando. Normale che quando si perde, si dice colpa di Destro. E’ un giocatore importante che diventerà ancora più importante”.

Scommette su una Roma che può centrare il podio?

“Noi ci dobbiamo provare. Sul piano del gioco abbiamo visto che possiamo competere con tutti”.

Ha parlato di mancanza di continuità, è solo questo il problema della Roma? Quanto manca perché diventi la squadra di Zeman?

“Le squadre perfette non esistono, noi abbiamo sbagliato più del normale, abbiamo subito tanto in situazioni in cui non si doveva subire, ripeto, il concetto di concentrazione e applicarsi di più specialmente domenica”.

Catania campo difficile, la Roma è all’altezza delle grandi? Potenzialmente è da vertice?

“Anche lì, dalla distanza numerica sui punti penso che non ci colloca tanto lontano da loro, noi dobbiamo cercare di recuperare e fare meglio di loro, non sarà facile ma per me si può fare”.

Destro, si aspetta un po’ di più da lui?

“Lui le potenzialità, continuo a dire, ce l’ha, penso lo abbiano visto anche gli altri, deve trovare la convinzione di sè che lo può fare e lo deve fare”.

C’è stata una crescita dal punto di vista mentale?

“Penso di sì, anche se non è una crescita completa. Qui ci sono giocatori che hanno giocato campionati molto diversi da quello italiano, sia in Brasile che in altri paesi si gioca più vivaci, senza compiti. E abituarsi a rispettare compiti non è facile”.

Le notizie sull’incontro con Guardiola la destabilizza?

“Strano che esca oggi, da ottobre sapevo che si erano incontrati. Dirigenza è libera di incontrare chi vuole, come io ho incontrato 100 giocatori, non vuol dire che ne voglio 100”.

Che idea si è fatto sulla divisione dei club di Serie A in Lega e sulla nuova avventura politica di Moggi?

“Sono le immagini del nostro calcio attuale. E anche della nostra politica attuale”.

Dodò. Da Parma è sparito, come sta?

“Aveva dei problemi e ogni tanto continua ad averli. E’ un ragazzo che purtroppo ha problemi, speriamo si riescano a risolvere. Questa settimana l’ha fatta tutta con noi e anche bene, il problema è che poi arriva martedì e accusa nuovi problemi”.

Il Catania sulla carta gioca 4-3-3. In casa loro faranno una partita offensiva o attenderanno la Roma?

“Sicuramente hanno tre giocatori con caratteristiche offensive. Poi dipende da quanto è lunga la squadra e da come lavora insieme, penso non abbiano mai dominato sul possesso, ma sul dribbling, le ripartenze. Un’altra squadra tipicamente italiana”.

Pensa di dedicare abbastanza tempo alla fase difensiva? Come mai così tanti gol subiti?

“Equilibri sono le differenze: la seconda squadra del campionato ha una differenza reti peggiore della nostra. Poi se uno vince 1-0 è bravo, se vince 3-2, difesa non funziona”

Sull’inversione di campo a Firenze?

“E’ una cosa illogica”.

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Redazione GazzettaGialloRossa.it

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