ZEMAN vs ALLEGRI L’integralismo del Boemo contro la duttilità di Allegri

zeman-allegri

Ancora una volta uno scontro inedito tra tecnici per la nostra massima serie: il giallorosso Zeman, tra i più anziani tecnici in attività, ed Allegri, tra i più giovani e promettenti tecnici. Sarà l’integralismo del Boemo contro la duttilità tattica del suo avversario; una Roma che sta trovando la giusta quadratura, contro un Milan in ripresa, nonostante i mille dubbi tattici.

Massimiliano Allegri nasce a Livorno, l’11 agosto 1967; vanta un trascorso da buon centrocampista, che tra le altre ha indossato anche le maglie di Pescara, Napoli e Cagliari. Inizia a calcare i campi di calcio con la maglia del Cuiopelli, nella stagione 1984-85, prima di passare al suo Livorno.

E se, come detto, non vi sono precedenti tra i due in panchina, sono 6 quelli che hanno visto il tecnico contrapporsi al centrocampista. Zeman ne è sempre uscito imbattutto, con 3 vittorie e 3 pareggi; il primo scontro risale al 1993, si tratta di un Pescara-Foggia terminato 4-2 per gli ospiti. L’ultimo, invece, è un Cagliari-Lazio, che finì 0-1. Mai una rete del calciatore in questi scontri.

Nel 2003, poi, arriva il ritiro di Allegri, dopo aver indossato per due stagioni la maglia dell’Aglianese, squadra con cui inizierà la sua carriera da mister, nella stagione 2003-2004, quando l’attuale tecnico romanista guidava l’Avellino. L’inizio di carriera del livornese non è semplice: a Grosseto viene cacciato e richiamato più volte, così finisce a fare l’assistente di Giovanni Galeone a Udine. Ricomincia da Lecco, per poi finire al Sassuolo, club con cui conquisterà un’importante promozione, oltre ad una Supercoppa di C1.

Nel 2008 Cellino chiama, e lui va a Cagliari, ma la sua avventura inizia nel peggiore dei modi: 5 sconfitte, tante per un presidente come Cellino, che però rimane fermo sulla sua scelta, e non lo molla. Al termine della stagione guiderà i sardi ad una tranquilla salvezza, vedendosi assegnare addirittura la ‘Panchina d’oro’ a fine anno. 

Nel 2010 Zeman torna alla guida del Foggia, mentre per Allegri arriva la grande chiamata: il Milan. Con i rossoneri vincerà lo scudetto al primo tentativo, con due giornate d’anticipo, per poi conquistare una secondo posizione l’anno successivo. In questa stagione non ha iniziato al meglio, sentendo messa anche in discussione la sua posizione. Ora i suoi ragazzi sono in netta ripresa, trascinati da un giovanissimo El Sharaawy.

Sarà il fondamentalismo di Zeman e del suo fido seguace Totti, contro Allegri, capace di cambiare più volte modulo in questi mesi per trovare quello più adatto ai suoi ragazzi, ed il suo giovanissimo allievo, capocannoniere del nostro campionato.

A cura di Luca Fatiga

Top