

(A. Pugliese) – Nonostante la quinta vittoria consecutiva e una squadra che segna puntualmente da 16 gare (più quella a tavolino a Cagliari), Zeman non riesce a essere contento fino in fondo: «Sono contento per il risultato, anche se non abbiamo fatto una grande prestazione. Ma l’importante era passare il turno, è stata una partita che mi è servita per vedere i giocatori che hanno giocato un po’ di meno. La squadra? All’inizio ha cercato di fare quello che sa, era ordinata, poi ha lasciato l’iniziativa all’avversario». Intanto, però, la Roma ha dato una spallata anche ad un piccolo tabù, con l’Atalanta che nelle ultime due occasioni (1999 e 2000) aveva eliminato i giallorossi dalla coppa. Ieri la Roma ci è riuscita riproponendo De Rossi da regista, lanciando il giovane Romagnoli e dando un’altra chance a Stekelenburg. «Romagnoli ha fatto bene e farà strada, Stek ha fatto due ottime parate. Daniele fuori dal campo è molto importante per il gruppo. Sul campo, invece, per ora le scelte non gli danno ragione, ma nella prima parte ha dimostrato di essere un giocatore di valore: ha cominciato bene, poi è calato, ma è normale perché era un po’ che non giocava e perché ci siamo persi un po’ tutti». E allora la cosa che gli è piaciuta di più è quell’assist di Destro (per lui forte trauma contusivo alla coscia destra, oggi ecografia a Trigoria ma è a rischio per Verona) a Osvaldo. «Ho sempre detto che loro non possono giocare insieme nel mezzo, ma se uno parte da esterno e l’altro dal centro va bene».