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IL MIGLIORE & IL PEGGIORE Sorpresa Marquinhos nella gioranta della “Hall of Fame”. Tachtsidis metronomo guasto

Lavagna

Arriva finalmente la vittoria per la Roma all’Olimpico. Dopo mesi di delusioni nello stadio amico, contro l’Atalanta del romano Colantuono, Totti e compagni riescono a conquistare tre punti che danno morale e soprattutto muovono un po’ la classifica dei giallorossi. Nella giornata della “Hall of Fame” e davanti al presidentissimo James Pallotta, i ragazzi di mister Zeman, pur non giocando un bel calcio, riescono, con due reti, a rispedire in lombardia la confusa formazione orobica. Sono di un redivivo Erik Lamela, autore di una prova finalmente convincente, e dell’americano Bradley le reti vittoria della Roma: all’argentino e’ bastato un controllo sbagliato per beffare il portiere Consigli, mentre per lo statunitense e’ stata propria la respinta sbagliata del numero uno su un tiro da parte di Mattia Destro,  a regalare la prima marcatura stagionale. Per Bradley, come detto, primo gol in campionato con la maglia della Roma proprio davanti al connazionale Pallotta, capo manager di una Roma sempre più a stelle e strisce: e’ stato proprio lo stesso tycoon bostoniano, nei suoi impegni istituzionali e nelle recenti interviste, a sottolineare come il progetto americano andrà avanti con ambizione e successo.

Nel giorno delle grandi esclusioni (siedono in panchina “tre tenori” del calibro di De Rossi, Osvaldo e Burdisso) mister Zeman affida la retroguardia alla non collaudata, ma efficace, coppia ex Corinthians composta da Castan e Marquinhos, mentre le chiavi del centrocampo vengono affidate a Tachtsidis, con in avanti il trio Totti, Destro, Lamela. Sarà proprio il giovane brasiliano Marquinhos, all’esordio dal primo minuto, la sorpresa nella vittoria contro l’Atalanta: determinato, convincente negli anticipi e nei recuperi, ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocare nella difesa zemaniana. In evidenza per l’ennesima volta, anche  la prestazione di Alessandro Florenzi, sempre di più nuovo Eusebio Di Francesco nell’attuale scacchiere tattico del boemo e di, tanto per cambiare, capitan Totti, condottiero valoroso e giocatore di classe infinita. Male, invece, la  prova del giovane greco Tachtsidis: lento e macchinoso non riesce a dare il cambio di marcia alla sua squadra e in più di un occasione perde palloni che avrebbero potuto mettere in difficoltà i suoi compagni. Se queste sono le vere qualità dell‘ex Verona, mister Zeman dovrà arrivare nel minor tempo possibile ad un compromesso tattico con Daniele De Rossi.
IL MIGLIORE:
Prestazione degna di nota quella del giovanissimo centrale brasiliano Marcos Aoás Corrêa. Nel giorno dell’esordio dal primo minuto, Marquinhos non sbaglia nulla o quasi: perfetto negli anticipi, abile nelle ripartenze e personalità da vendere ai più spaesati Tachtsidis e Piris.  La presenza del connazionale Aldair sugli spalti deve aver fatto bene al ragazzo classe ’94: in una gara tatticamente complessa come quella contro gli orobici,  Marcos non mostra segni di debolezza e soprattutto, va a formare con Castan, una coppia di sicuro affidamento per un futuro, forse,  nemmeno troppo lontano. Come da lui stesso ricordato in mixed zone, i consigli del più esperto Burdisso saranno vitali per un suo imminente exploit. Il ragazzo si farà…..
IL PEGGIORE:
Andando a cercare la definizione di regista si può facilmente capire cosa manca realmente in questo momento alla Roma e all’idea calcistica di Zdenek Zeman. Un regista, stando a quello che abbiamo trovato sull’enciclopedia, sarebbe “il giocatore che organizza il gioco, il fulcro della squadra. È prevalentemente situato a ridosso della linea difensiva. Ha un ruolo fondamentale all’interno del gruppo”. A questo punto, chiudendo le carte illustrate del dizionario, e tornando alle “faccende di campo” verrebbe anche da chiedersi se il greco Panagiotis Tachtsidis può rappresentare tutto questo nell’attuale Roma. La domanda volutamente retorica, trova le sue risposte nelle ultime prestazioni del gigante ellenico: un giocatore lento, compassato e troppo spesso fuori dalla manovra costruttiva giallorossa. Anche contro l’Atalanta Tachtsidis, ha evidenziato ancora troppe lacune per affrontare da protagonista il massimo campionato italiano, mostrando una velocità, sia di gioco che mentale, non idonea ad una squadra che deve avere lì nel mezzo un perfetto maestro d’opera. Per rimanere in tema musicale, metronomo tarato male….
Nicolo’ Ballarin


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