(CURVA SUD/P. Liguori) – Magari ci farà bene cambiare fuso orario. Come se giocassimo all’estero. Appena il tempo del cappuccino e del cornetto e poi via a vedere la Roma. Quella di oggi e quella di ieri, i campioni giallorossi della squadra ideale, votata dai tifosi. Oggi l’Atalanta e’ prima di pranzo, ma prima ancora ci sono i campionissimi, la Hall of Fame. Ce la mettiamo tutta per infrangere il tabù dell’Olimpico, dove la Roma non vince più. Altri spargerebbero sale per scaramanzia, noi mettiamo in campo un gruppo di campioni giallorossi, che ci hanno regalato montagne di vittorie e ci faranno brillare gli occhi. Speriamo serva a vincere.
Sono diventato tifoso della Roma con Losi (che oggi c’è ) e Pedro Manfredini, «Piedone»”, uno da tre gol a partita. I campioni in campo oggi li amo tutti, anche Agostino che non c’è più e Carletto Ancelotti, che in maglia giallorossa ha lasciato le ginocchia, per continuare altrove.
La Roma di ieri e quella di oggi hanno sempre in comune quella capacità di farci stare in ansia perfino quando siamo sicuramente i più forti. Non cambierei mai, però oggi è necessaria una svolta. La sconfitta di Torino deve segnare il punto di svolta. Zeman può essere discusso su tutto ma non sui suoi metodi di allenamento e sul suo gioco. In tanti anni, ne abbiamo visti di più efficaci ma non tanti di migliori.
Oggi fa bene a schierare la squadra che originariamente gli hanno messo a disposizione. I nuovi a acquisti in campo: se sono scarsi, rifletta la società. Perché è da troppi anni che al fronte vanno gli allenatori e un capitano, Totti e a volte De Fossi. È troppo poco la società. È un andazzo cominciato negli ultimi anni di gestione Sensi. Ricordate le motivazioni del l’addio di Spalletti? Ora ci vuole più società, non solo un nuovo stadio. La Storia giallorossa è in campo di buon mattino. Il presente arriva a mezzogiorno. E speriamo di tornare a casa con la prima vittoria all’Olimpico.