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AS ROMA Cervone: “La Roma può fare il colpaccio a Marassi. De Rossi? Scelta dolorosa, ma se rimane per non giocare…” (AUDIO)

Giovanni Cervone

A pochi giorni dal ritorno della Serie A, l’ex portiere giallorosso Giovanni Cervone, è intervenutodurante la trasmissione “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes per parlare della delicata sfida di Marassi. Queste le sue parole:

Sulla polemica  De Rossi-Zeman?

“Una volta che si è preso Zeman bisogna rispettare le sue scelte: se il boemo ha deciso che non va bene per la sua squadra e il suo gioco… De Rossi è comunque un bravo ragazzo, è romanista e da l’anima per la Roma, ma se l’allenatore non lo vede e se lui non gli garantisce quello che vuole, è inutile perdere tempo e fare polemiche. Bisogna prendere una decisione: o il ragazzo va via e la Roma si fa dare un bel po di soldi, o si torna indietro per cambiare il progetto. Sarebbe una scelta dolorosa quella di dar via De Rossi, ma se rimane per non giocare ci saranno sempre delle polemiche, e la Roma non se lo può permettere”.

Su Zeman?

“Quando giocavo a Roma, mi era stato detto che a Zeman non piacevo, ma a me non risulta, visto che lo conosco da quando avevo 17 anni. Il presidente Sensi però mi doveva cacciare via e Zeman fu la scusa”.

Daniele De Rossi mangia allenatori?

“Il fatto che un calciatore pretenda di giocare in un posto piuttosto che in un altro è sbagliato, ma conosco il ragazzo, è tranquillo e vuole giocare. Ora è un momento in cui le cose con Zeman non vanno nel migliore dei modi, ma ha tutte le carte in regola per tornare alla grande. Non gli manca niente”.

Su Genoa-Roma?

“Troveranno un ambiente particolare. Genova è una piazza incredibile, ci ho giocato tre anni e posso dire che i loro tifosi si avvicinano molto a quelli della Roma. Poi lo stadio è stretto e piccolo e Borriello sarà avvelenato. Al Genoa manca la vittoria da parecchie partite e si daranno da fare per mettere in difficoltà i giallorossi, ma la Roma, con un po di tranquillità e determinazione, potrebbe fare anche il colpaccio”.

Sul famoso scontro con Boksic?

“Ho reagito in quel modo, ma finì subito li, anche perché ci sono cose più gravi di quella”.

Sulla famosa semifinale con il Milan in coppa Italia?

“Era una partita in cui avevano fatto di tutto per farci perdere. Ci arrivammo ugualmente in finale, poi ce la fecero perdere”.

Se Totti ti facesse il pallonetto reagiresti come con Boksic?

“Voller era uguale, me li faceva sempre. Fa parte del gioco, però se dopo ti comporti male con parole e gesti, allora può capitare qualcosa”.

Su Stekelenburg?

“E’ bravo, ha avuto dei momenti difficili qui a Roma. E’ stato risucchiato dal marasma generale lo scorso anno, ma ha tutte le qualità per uscirne fuori”.

Sui portieri in Italia?

“In questo momento si parla tanto di Perin, ma a Pescara hanno fatto un azzardo a dargli subito una porta di serie A. A livello di giovani in questo momento di bravi non ne vedo, c’è poca roba in giro”.

Un ricordo di Genoa-Roma?

“Ci sono state partite molto avvincenti, sopratutto quando c’era Scoglio in panchina. Poi io ero fresco ex e la gente non me l’ha mai perdonato: fischi contro fischi, poi alla fine due-tre volte siamo riusciti a vincere e quelle furono grandi soddisfazioni”.

Quali saranno le chiavi della partita?

“Per la Roma, Totti perché o fa gol, o mette in condizione i compagni di fare gol, per il Genoa, Borriello”.

ASCOLTA L’AUDIO

Fonte: La città nel pallone, RadioIes


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