LO STALLIERE DEL RE Dario Canovi: “Il mercato della Roma è passato da 8 a 6,5 in tre giorni”

Dario Canovi

Con il calciomercato che volge al termine, ritorna l’appuntamento con la rubrica di GazzettaGiallorossa.it “LO STALLIERE DEL RE” a cura dell’agente Fifa Dario Canovi, che sapientemente commenterà le vicende di casa Roma e non solo.

Voto al mercato della Roma?

“Se non ci fossero state le cessioni di Bojan e Borriello all’ultimo momento avrei dato 8, invece do 6,5. La Roma, in attacco, è diventata scarsa dal punto di vista numerico. Cosa più grave è la carenza nel reparto difensivo, con due giovanissimi come Romagnoli e Marquinhos che saranno sicuramente bravissimi però, essendo diciassettenni, peccano di normale inesperienza. C’è quindi mancanza di almeno un rinforzo. Se fossi stato nei dirigenti avrei rinforzato anche il reparto destro, poiché Piris è tutto da scoprire a meno che non torni quello di due anni fa. Da controllatare ci sono stati acquisti importanti come Destro, Balzaretti e Bradley e Tachtsidis, che sono adattissimi al gioco di Zeman e che serviranno allo scopo”.

La partenza di Bojan ha “sconvolto” l’ambiente giallorosso:

“Bojan è un ottimo giocatore ma non credo che Zeman si sia strappato i capelli per la sua partenza. Ha capito che è meglio puntare su Lopez. Il problema è che ci sono 5 attaccanti per tre posti, con Totti che dal punto di vista fisico è un po’ delicato anche a causa dei tanti e brutti infortuni patiti in carriera. Se in futuro dovesse mancare Totti, il miglior giocatore della Roma ad oggi secondo me, ci saranno quattro giocatori per tre posti. Un’altra punta l’avrei presa o tenuta, come Borriello. Bojan non rientrava nei piani futuri della Roma ed è meglio valorizzare giovani di proprietà, come Lopez, Lamela o Destro”.

Inter-Roma: tridente pesante adatto al calcio zemaniano?

“Non entro mai nei dettagli tecnici, soprattutto con Zeman, anzi con il boemo mi arrendo totalmente. Se li farà giocare lo farà perché li ritiene adatti al suo gioco e alla partita. Presi individualmente sono tre grandi giocatori, e in teoria non si dovrebbero discutere. Totti è il giocatore italiano più forte degli ultimi dieci anni; Destro è il miglior giovane italiano insieme ad Insigne e Osvaldo ci ha dimostrato domenica scorsa cos’è in grado di fare. Tuttavia non mi sento di dare giudizi tattici, li lascio ad un maestro come Zeman”.

Giovanni Parisi

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