Nella settimana in cui Zdenek Zeman torna ancora una volta al centro delle polemiche, questa volta per le sue dichiarazioni su Giancarlo Abete, in nazionale si prendono le luci della ribalta i suoi attaccanti prediletti, entrambi tinti di Giallo ocra e Rosso pompeiano: Pablo Daniel Osvaldo e Mattia Destro.
Protagonista assoluto dell’ultima settimana è stato Osvaldo che, con l’arrivo nella capitale del compagno di reparto ascolano, sembrava dover cedere il ruolo di primo attore nel reparto offensivo Made in Boemia. L’italo-argentino, il Johnny Deep de noantri, è contrassegnato della nomea di colui che dei gol facili ne fa spesso a meno, e non soltanto metaforicamente, ma anche nella realtà, dove solo davanti al portiere spesso manda la palla o in curva o su qualche obiettivo dei fotografi. Se dovesse segnare anche solo l’80% sarebbe un attaccante da 25 gol a stagione. Grazie anche alla doppietta di venerdì 7 settembre con l’Ungheria (stilisticamente non degna dei 100 gol più belli della storia del calcio, quindi una buona medicina per migliorare il cinismo davanti allo specchio), ed i due gol contro Catania (rovesciata) e Inter (pallonetto in corsa, più uno splendido assist per l’1-3 di Marquinho) è diventato il centravanti del momento, e le sue doti lo rendono a tutti gli effetti un attaccante moderno, tant’è che in giallorosso è stato onorato da Zeman della posizione di punta centrale nel tridente dove, favorito dalla sua poderosa forza fisica, coadiuvata però da un’ottima corsa, accelerazione e capacità di inserirsi negli spazi, può decisamente ambire a valicare l’asticella dei 20 gol in campionato.
Osvaldo, sperando non si trovi ancora nella sua forma migliore, rischia di “esplodere” letteralmente fra le mani del boemo, tecnico che dovrebbe cercare anche di migliorarne il carattere il più delle volte esplosivo che lo porta spesso e (mal)volentieri ad essere espulso. Lo stesso Prandelli ne è stato entusiasta, permettendogli anche di ripartire da titolare nella seconda sfida valida per la qualificazione ai mondiali di Brasile 2014 contro Malta, gara decisa da un altro giallorosso: Mattia Destro. Con l’attaccante di Ascoli Piceno, fiore all’occhiello della sessione estiva di mercato italiana, l’intesa è ancora (molto) da migliorare come si è visto nelle gare contro i maltesi e, soprattutto per quel che riguarda la Roma, contro l’Inter, dove Destro ha ricoperto il ruolo di esterno (appunto) destro, andandosi il più delle volte a pestare i piedi con l’attaccante italo-argentino. A causa della squalifica di Dani, l’ex senese contro il Bologna andrà con molta probabilità a ricoprire il ruolo a lui più congeniale, quello di attaccante centrale nel tridente aspettando di tornare a calcare le zone esterne del campo. Ciò che importa ai tifosi giallorossi è che con un Osvaldo sul punto di affermarsi ed un Destro da plasmare potremmo prepararci a vedere sulla colonna dei gol fatti il numero 80.
Giovanni Parisi