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GAZZETTA GIALLOROSSA Tutti i contro dell’eventuale cessione di Daniele De Rossi

De Rossi si allena sotto la pioggia

La splendida prestazione di Daniele De Rossi contro l’Inghilterra ha contribuito, qualora ce ne fosse bisogno, a far accrescere la DEROSSIMANIA tra i sudditi di sua maesta’. Non e’ assolutamente una novita’ l’apprezamento che Roberto Mancini ha per il centrocampista romano. Apprezzamento, che negli ultimi mesi, e’ diventata una vera e propria ossessione tanto da spingere l ‘allenatore italiano a far pressioni verso la dirigenza del City per alzare l’offerta da presentare alla Roma. Sia chiaro nessuno da Trigoria si vorrebbe privare del giocatore: dal ds Sabatini al tecnico Zeman fino al dg Baldini. Sabatini, da grande conoscitore di calcio qual’e, mai si priverebbe del più forte centrocampista in circolazione. E’ stato chiarissimo nell’ultima conferenza stampa: “Cedere De Rossi? Assolutamente e’ un punto fermo del progetto americano! Ma davanti ad un’offerta irrinunciabile ci vedremo quantomeno costretti ad ascoltare gli eventuali acquirenti!”. Chiaro anzi chiarissimo il pensiero del Ds giallorosso. Ma cosa intende Sabatatini per “Offerta irrinunciabile?”. Viste le cifre che girano in questo ultimo mercato, ops pardon che non girano,molto presumibilmente per offerta irrinunciabile si intende un’offerta stile Psg-Thiago Silva. Per far tentennare la Roma e per convincere il giocatore il City dovrebbe presentarsi a Trigoria con non meno di 45-50 milioni di euro. A queste cifre l’affare potrebbe decollare e andare in porto ma con quali conseguenze? Con quali reali vantaggi per la societa’ giallorossa?

La nuova proprieta’ si appresta ad iniziare il suo secondo campionato alla guida della Roma e dopo gli errori della passata stagione, guida tecnica su tutte, sembra essere partita con il piede giusto. Scelto per la panchina un’allenatore da sempre nel cuore dei tifosi come Zdenek Zeman. Amore ritrovato ed entusiasmo contagioso in citta’ al punto che anche la campagna abbonamenti sta registrando adesioni di tutto rispetto. Mercato intelligente ed oculato che se terminasse in questo istante ne eleggerebbe senza dubbio la Roma quale regina indiscussa. Sabatini, di concerto con Zeman, ha eseguito colpi mirati intervenendo dove c’era necessita’ di intervenire. Sono cosi’ arrivati alla corte del boemo due giocatori di primissimo livello inseguiti da mezza serie A: l’esterno Balzaretti, di gran lunga il miglior interprete del ruolo, e l’attaccante Mattia Destro, ad oggi il colpo piu’ costoso della serie A. Oltre ai due nazionali azzurri acquistati anche Bradley, Castan, Piris e Tachtsidis e riportato a Trigoria Arellsandro Florenzi. In virtu’ dell’ottimo mercato in entrata e dell’entusiasmo portato dal boemo la Roma si inserisce di diritto nel novero delle pretendenti al titolo. Tutto questo entusiasmo e questa “potenza d’urto” della squadra giallorossa verrebbe praticamente azzerato dall’eventuale cessione di Daniele De Rossi. Sarebbe un clamoroso autogol, un clamoroso passo indietro proprio nel momento in cui, magari con l’acquisto di un centrale difensivo, si potrebbe puntare allo scudetto. Oltre che indebolire tecnicamente la rosa a disposizione di Zeman, l’eventuale cessione di Daniele De Rossi, minerebbe l’autostima e la serenita’ del gruppo azzerando in un colpo solo tutto cio’ che di buono si e’ fatto fin da ora. I tifosi non la prenderebbero bene, e come dar loro torto! Lo scorso hanno squadra e societa’ hanno esaurito tutti i crediti possibili verso la tifoseria e l’eventuale cessione, porterebbe i tifosi a non aver piu’ pazienza pronti a far sentire il loro disappunto alla prima sconfitta. Peserebbe sicuramente su Zeman l’aver avallato la cessione di De Rossi ed il tecnico rischierebbe di perdere tutto il “bonus” di consenso del quale gode al momento. Sportivamente parlando l’eventuale cessione di De Rossi andrebbe annoverata come “suicidio calcistico sportivo!”. Si rischia di ripetere la storia relativa alla cessione di Ancellotti o peggio ancora quella della doppia cessione di Nesta e Crespo effettuata dalla Lazio di Cragnotti nelle ultime ore di mercato. Quella era una squadra con tutte le carte in regola per vincere il titolo ma un mix letale tra indebolimento tecnico e mancanza di convinzione di chi rimase in rosa la porto’ ad ottenere un mediocre quarto posto!
Altra pericolosa analogia e relativa ai pochi giorni che mancano alla fine del mercato. Dovesse arrivare l’offerta irrinunciabile da 50milioni mancherebbe anche il tempo necessario per reinvestirli sul mercato. I meno romantici potrebbero facilmente affermare: “con 50milioni puoi fare una squadra da scudetto! Puoi prendere un centrocampista un centrale ed un laterale rendendo la squadra iper competitiva!
Verissimo, tenendo da parte sentimenti ed orgoglio, questa disamina non fa una piega! Ma vi chiedo Sabatini riuscirebbe in soli 15 giorni a mettere a segno tre colpi di livello per reinvestire l’introito della cessione? La Roma e’ in grado di chiudere in pochissimo tempo tre operazioni di questa portata? E se l’offerta irrinunciabile arrivasse nelle ultime ore di mercato? Ci troveremmo con un De Rossi in meno e 50milioni in piu’ a bilancio, ma i 50milioni non vanno in campo, non ti rinforzano la squadra, ti sistemano solo i conti! E siccome il tifoso e’ passionale, visceralmente innamorato di questi colori e di questa squadra e non e’ un contabile senza sentimenti se ne “sbatte” dell’attivo di bilancio e vuole vedere i Campioni in campo!
La Roma e’ una societa’ solida che punta molto a creare un immagine e ad aumentare gli introiti relativi al merchandising ma l’eventuale cessione di Daniele De Rossi non aiuterebbe l’ottenimento di questi obiettivi, anzi darebbe ragione a tutti quelli che hanno definito i nuovi proprietari della Roma degli AmericanStraccion!
Non c’e soluzione alcuna: “questa cessione non s’ha da fare!”

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