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GAZZETTA DELLO SPORT A volte ritornano: Cassano per Borriello? La Roma fa finta di nulla, il Milan tenta il goleador

Antonio Cassano

(C. LAUDISA) «Borriello al Milan? Sì. Ma in cambio di Cassano alla Roma…». Il dialogo per il clamoroso scambio è stato avviato nei giorni scorsi e l’aggancio è avvenuto più o meno in questi termini. E ieri un indizio ulteriore è stato fornito proprio da Walter Sabatini, d.s. giallorosso: «Mi è arrivato uno spiffero, attraverso un intermediario». Poi, il dirigente romanista ha chiuso l’argomento. E la sensazione è che il discorso al plurale può proseguire solo tra mille paletti. Cassano non ha proprio le caratteristiche giuste per il gioco di Zeman. E ciò giustifica la freddezza della Roma. Aggiungiamoci, poi, che il barese non è proprio impaziente di cambiar maglia, nonostante i mugugni degli ultimi tempi. Prova ne sia che l’avvocato Beppe Bozzo, il suo agente, non sta giocando questa partita. Così il viaggio di ritorno del barese verso la Capitale è da considerare pieno di ostacoli, nonostante la proposta indecente.

Ansie Cassano Il discorso è diverso per il club rossonero, evidentemente deciso a spegnere sul nascere qualsiasi vertenza interna. La disponibilità a mettere Cassano sul mercato è la riprova che nessuno viene considerato incedibile. Neanche FantAntonio. Ma ciò non basta per considerarlo in vendita. Interpretiamole, quindi, come scaramucce casalinghe. Proprio come un anno fa. E non è un caso che anche nel luglio scorso ci fosse stato l’identico abboccamento tra Milan e Roma. Anche quella volta non se ne fece nulla e Cassano tornò tranquillo in rossonero.
Sale Borriello Piuttosto va letta con grande attenzione la candidatura di Marco Borriello per un ritorno in rossonero. Il napoletano fu sacrificato due estati fa (dopo aver segnato 15 gol) proprio per l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Ma ora sono cambiate tante cose. Non solo è andato via lo svedese, ma anche il suo atteggiamento è cambiato. Ora Borriello non punta i piedi per una maglia da titolare. Anche l’esperienza alla Juve è stata istruttiva per lui. Così tornerebbe a Milanello, consapevole che il primo della lista di Allegri è Pato, chiamato alla stagione del riscatto.
La svolta Di conseguenza in via Turati il nome di Borriello comincia ad essere preso in seria considerazione. Una conferma indiretta viene anche dalla scelta di ieri che ha portato all’ingaggio di Cristian Zapata dal Villarreal. Il difensore colombiano va ad occupare la seconda piazza da extracomunitario. Ciò significa che Adriano Galliani ha dato ufficialmente l’addio al centravanti brasiliano Leandro Damiao dell’Internacional di Porto Alegre. ma anche a Carlitos Tevez che a Edin Dzeko, cioè i pezzi pregiati del City: tutti con passaporto extra-UE. Quindi la rosa si restringe in maniera drastica.
Il bivio Non è un mistero che Allegri abbia dato il suo assenso per l’ingaggio di Alessandro Matri, ma è tutto da verificare che la Juve si privi facilmente dell’ex cagliaritano. Di sicuro i bianconeri non contemplano l’ipotesi del prestito e ciò complica non poco i piani del Milan, determinato a spendere il meno possibile. E’ differente la condizione di Borriello che nella rosa di Zeman ha ormai un ruolo marginale. Il napoletano ha fatto tutta la preparazione ed è in ottime condizioni atletiche, ma non ha spazi dopo l’ingaggio di Destro e con Osvaldo sempre a disposizione. Borriello ha un ingaggio da circa 4 milioni annui sino al 2015. Quindi la Roma non può permettersi il lusso di tenerlo solo a libro paga. Ecco perché la sua partenza a fine mese va messa in preventivo. Ma a che condizioni? Il Milan si sta guardando intorno ed è fatale che più avanti possa tornare alla carica per averlo a condizioni convenienti. E questo è il motivo principale per cui questa soluzione va tenuta nella giusta considerazione. Tutto è possibile.
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