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CORRIERE DELLA SERA Roma, rosa ridotta. Ora manca solo Uvini

Bruno Uvini

(L. Valdiserri) – Tanti saluti al ritiro austriaco. La Roma è ripartita ieri sera con un volo charter da Graz: stamattina ultimo allenamento a Trigoria e poi via libera (esclusi i nazionali) fino al pomeriggio del 16 agosto. Osvaldo, con il permesso della società, ieri si è allenato solo al mattino e poi è partito per l’Argentina, per motivi famigliari. Tornerà ad allenarsi il 17. Sul centravanti italo-argentino, però, Zdenek Zeman ha voluto spendere un giudizio non casuale, parlando della preparazione atletica: «Osvaldo non ha problemi, è una forza della natura ». Aveva già detto che, per lui, «Osvaldo è un giocatore importante, un titolare». Ieri ha ribadito il ruolo che l’attaccante ha nei suoi piani, togliendolo dalle eventuali mire di altre squadre.

Tra i sei attaccanti che il boemo vuole in rosa si è fatto spazio, con ottime giocate e qualche gol, anche il più giovane: Nico Lopez, classe 1993. E i pochi chili (65) dell’uruguaiano non sono un problema, tanto da far scomodare a Zeman un paragone molto impegnativo: «Uno piccolo può giocare. Messi non è grande, Giovinco non è grande. Non importa se uno è grosso, piccolo o snello, io ce l’ho in rosa e spero di poterlo utilizzare».Lopez, come Romagnoli, si è insomma guadagnato un posto tra i 25 che Zeman vuole a disposizione. Una «rosa» non ampia, per lavorare con serenità. E a chi gli ha chiesto se la Roma non arrivi al campionato con poche amichevoli difficili nelle gambe, a parte la sfida americana contro il Liverpool, Zeman ha difeso la sua scelta: «Ho sempre usato questo sistema e non mi lamento. In preparazione servono avversari che ti permettono di fare quello che stai costruendo. Giocare con squadra che non te lo permette rende inutile la preparazione ».

Capitolo difensore centrale. Prende quota la candidatura di Bruno Uvini,21 anni, del San Paolo, medaglia d’argento alle Olimpiadi ma senza giocare, campione del mondo under 20. Sabatini l’avrebbe bloccato con un’offerta da 2 milioni più il 20% di un’eventuale futura cessione. Il croato Dejan Lovren, più esperto, non ha ancora il passaporto comunitario.

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