IL TEMPO Assalto finale a Destro

Mattia Destro

(A. AUSTINI) – Un weekend di riflessione, poi sarà dentro o fuori. Destro non chiude la porta alla Roma, ma chiede altro tempo: i suoi procuratori Vigorelli e Contratto si siederanno di nuovo al tavolo con il duo Sabatini-Fenucci domani. L’appuntamento c’è e tiene vive le speranze dei dirigenti giallorossi. Dopo un mese di trattative tra i club, il giocatore si è sentito in diritto di chiedere un «break». Per un triplice scopo: togliersi gli ultimi dubbi, spuntare un mucchietto di euro in più nel contratto e aspettare le ultime mosse della Juventus. I bianconeri, arrivati per primi sul giocatore ma ultimi sul Genoa, hanno ripreso i contatti con Preziosi che da quest’orecchio, però, non ci sente.

Anche l’Inter si è rifatta sotto, mentre la Roma conta sulla promessa del presidente genoano e ha trovato un nuovo alleato in Mezzaroma che, in modo più soft, sta spingendo Destro verso Trigoria. La sfuriata di Preziosi in diretta televisiva di venerdì notte – «o firma per la Roma o resta al Siena» – ha alzato ai massimi la tensione, ma la Roma ha ancora i margini per chiudere. Tra i club è tutto definito da giorni: il Genoa riscatta il cartellino dal Siena per 7 milioni più il portiere Lamanna e poi gira Destro ai giallorossi in prestito. Al club di Preziosi vanno subito cinque milioni più la comproprietà di Piscitella e Verre (quest’ultimo da girare in prestito al Siena), tra un anno altri sette milioni per il riscatto. L’intesa Destro-Roma è vicina: 1 milione e 300mila euro netti più bonus l’offerta per l’ingaggio di partenza contro una richiesta di un milione e mezzo più bonus, per avvicinarsi al milione e 700mila euro promessi dalla Juve.

Si lavora su un accordo quinquennale, con stipendio a salire oltre i due milioni netti. L’incontro di domani è sufficiente per limare le distanze e martedì può arrivare alla firma. A patto che Destro voglia farlo. Roma lo intriga, Zeman è una garanzia di gol, ma c’è qualcosa che lo spaventa. Dalla convivenza tattica con Totti alle pressioni di una piazza particolare. E magari i racconti del suo amico Borini, non esattamente integrato nello spogliatoio di Trigoria, avranno alimentato i dubbi. Come le telefonate, continue e insistenti, che gli arrivano dagli juventini: quelli conosciuti in Nazionale prima dell’Europeo (Pirlo su tutti) e lo stesso Conte che gli chiede di aspettare. Totti ha fatto il suo dagli States, ma a decidere sarà Destro insieme ai procuratori. Contratto, che lo segue da più vicino, ha rotto con Preziosi e flirta con la Juve, mentre il «capo» Vigorelli sembra più favorevole all’intesa con la Roma. Sabatini aspetta con una certa ansia e sa di dover firmare in fretta. Intanto sta chiudendo per il terzino Piris (atteso domani a Trigoria), cerca un centrale difensivo (Uvini in pole) e un terzino sinistro. Si avvicina un’altra cessione: oltre all’ipotesi Genoa (slegata dall’affare Destro), Borriello sta valutando le richieste di Tottenham, Werder Brema e l’ultima ricevuta dal Galatasaray. Una voce dal ritiro del City: pronta una nuova offerta da 30 milioni per De Rossi. La Roma se lo terrà stretto.

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