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GAZZETTA GIALLOROSSA Romagnoli, un romano e romanista agli ordini di Burdisso

Romagnoli

“Respiriamo l’aria…E’ la Primavera” non è soltanto una bellissima canzone di Marina Rei. Fra il caldo afoso della Capitale e l’altalenante meteo della Val Pusteria c’è una “Primavera” che continua (in positivo) a far parlare gli appassionati giallorossi. Fra le difficoltà di mercato della Roma emerse negli ultimi giorni sono infatti i membri della squadra di Alberto De Rossi presenti nel ritiro di Riscone di Brunico una delle note positive. Fra nomi più o meno conosciuto (vedi Verre, Lopez e Proietti Gaffi), nuovi acquisti (vedi Svedkauskas) o “figli” ritornati a casa (vedi Florenzi), è la convocazione di Alessio Romagnoli quella più sorprendente. Anche se di stupefacente non c’è nulla visto che questo ragazzo (classe 1995) in poco tempo ha bruciato tutte le tappe possibili.

Nato ad Anzio ma residente a Nettuno, poteva sfuggire a chi a Nettuno è considerato quasi più del “dio del Mare” stesso? E’ infatti Marazico Bruno Conti a prelevarlo dal San Giacomo bruciando la concorrenza del Siena. Già nelle giovanili della squadra di provenienza Alessio era costretto a giocare (abbondantemente) sotto età: un 95 fra i 91.

In giallorosso non fatica ad imporsi, e già negli allora Giovanissimi Nazionali di Vincenzo Montella risulta il pilastro della difesa, tant’è che, una volta che l’attuale allenatore della Fiorentina diviene tecnico della Prima Squadra, il giovane difensore viene portato ad allenarsi con i grandi. Alberto De Rossi, il guru dei giovani, il “creatore” di uno dei centrocampisti più forti del mondo, non rimane indifferente davanti alla classe di Alessio e, nel novembre dello scorso anno, il 26 per la precisione, lo fa esordire nel derby finito 3-3 a Formello dove, fra i migliori nonostante i tre gol presi, riesce ad arginare la furia di Rozzi. La grande tecnica di questo ragazzo porta il mister dei Primavera a schierarlo mediano nel 4-1-4-1 con cui la Roma affronta il Viareggio, nel quale segna anche il gol del pareggio nella sfida contro la Fiorentina in semifinale.

Non solo Roma però per il giovane difensore che passa infatti in pochi mesi dalla nazionale under 16 (esordio nel febbraio del 2011, 3 presenze totali) alla nazionale under 17 (esordio nell’agosto del 2011, 6 presenze totali) per poi affrontare nel marzo del 2012 la Fase Elite del Campionato Europeo Under 17, collezionando 3 presenze tutte da titolare (240 minuti in totale, dove fra le categorie minori i match durano 80 minuti).

Oggi si trova nel ritiro di Riscone di Brunico con i “grandi”, preferito ai maggiori età Barba ed Orchi. E’ ovviamente il più piccolo della spedizione, un po’ la mascotte della comitiva. Fra elogi pubblici di un certo Francesco Totti (“mi ha impressionato, con Zeman può solo che migliorare”) , i complimenti del “capo” di reparto Burdisso (“Romagnoli ha grande personalità ed è anche bravo tecnicamente. L’ho già visto nella Primavera e spero possa crescere in prima squadra”) e l’ammirazione di mister Zeman (“come gli altri giovani ha più voglia di mettersi in mostra. E’ un ragazzo interessante”)e, dopo aver esordito titolare nella prima uscita contro i “Boscaioli”, proprio a fianco del Bandito giallorosso, Alessio, per ora, vola basso: “Nico e gli altri mi hanno aiutato, credo di aver fatto una buona prestazione e voglio continuare così. Sono qui per ‘rubare’ il mestiere a Nico, Heinze e Juan. E’ importantissimo ricevere i loro consigli. Danno sempre il massimo”.

Per Romagnoli la prossima stagione sarà sicuramente più incentrata sulla Primavera che sulla Prima Squadra, ma si sa che l’appetito vien mangiando e con la determinazione che sta mostrando in questo ritiro non fatichiamo a credere che presto arriverà anche l’esordio ufficiale fra i grandi. Il ruolo di centrale difensivo è, forse, quello che fa assumere più responsabilità agli interpreti. Ma la personalità mostrata da questo ragazzo gli permetterà presto di marcare giocatori che, per adesso, vede soltanto in televisione… anche se avere a che fare, seppur solo in allenamento, con Totti, Osvaldo e Bojan non deve essere proprio facilissimo.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Fisico brevilineo, sicuramente migliorabile muscolarmente, Romagnoli è molto abile nel gioco aereo e pulito negli interventi da terra, un po’ meno nell’anticipo. Abile nel palleggio e nella visione di gioco (è stato più volte impiegato mediano da Alberto De Rossi) è dotato di buona progressione in velocità grazie anche alle lunghe leve.

A cura di Giovanni Parisi

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