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REPUBBLICA.IT Calcioscommesse, Cesena richiesta forte “Ultimo posto al Novara”

Calcioscommesse

(repubblica.it) – Novara all’ultimo posto del campionato di Serie A”. Questa la richiesta di Carlo Ghirardi, legale del Cesena, parte terza nel processo al calcioscommesse in corso all’ostello della gioventù del Foro Italico.  L’avvocato dei bianconeri si rivolge alla Commissione Disciplinare chiedendo la penalizzazione di crociati con l’ultimo posto nella classifica di Serie A 2011-2012: “In ulteriori procedimenti altre società verranno chiamate a rispondere di responsabilità oggettiva piuttosto che diretta e potrebbero incidere sulla risultanza della classifica. Non possono essere ripescate società che hanno subito sanzioni nell’anno in corso (riferendosi alla richiesta di condanna del Novara a sei punti di penalizzazione, 50mila euro di ammenda e l’esclusione dalla Coppa Italia). Il Novara calcio quindi non può essere ripescato”.

LA RISPOSTA DEL NOVARA –
Il legale della società piemontese, Cesare Di Cintio, ha risposto: “In questo procedimento nessuno ha presentato istanza di ripescaggio. Spero che le richieste del Cesena Calcio non vengano prese in considerazione. Chiedere una sanzione più grave da parte del Cesena appare ingiustificato.  In questa sede non si parla di nessun ripescaggio e di nessuna graduatoria della classifica”.

SBAFFO CONFESSA – L’ex calciatore del Piacenza Alessandro Sbaffo, nel corso del processo in corso al Foro Italico, coinvolge anche il giocatore del Livorno Pasquale Schiattarella nella tentata combine di Livorno-Piacenza del 14 maggio 2011: “Ho incontrato De Lucia e Schiattarella e gli ho chiesto se ci lasciavano vincere la settimana dopo a Livorno. De Lucia mi rispose che dovevano andare ai play off e quindi mi ha dato subito risposta negativa, dicendo che c’avrebbe pensato lui a parlare con Gervasoni. Schiattarella era lì ma non ha parlato”.

SBAFFO: “IO IN DISCOTECA PER GERVASONI” –
Sbaffo poi prosegue: “Gervasoni, dopo la partita Piacenza-Sassuolo, mi disse di incontrare De Lucia in una discoteca di Porto Recanati perché io sono di lì. Mi recai quindi nel locale di mio padre e il barista mi disse che il Livorno e De Lucia erano a cena al ristorante Acapulco e li raggiunsi lì perché non avevo voglia di andare in discoteca”. Sbaffo ha spiegato anche il motivo per cui si fece portavoce di Gervasoni: “Vorrei ribadire che non avevo nessun vantaggio. Avevo paura, tornando a Piacenza, della reazione di un personaggio carismatico come Gervasoni e quindi ho accettato. Ero un ragazzo che giocava poco e non contavo niente e volevo accettare la richiesta di uno dei componenti più importanti”.

LA CONDANNA PER SBAFFO – Nel pomeriggio poi la Commissione Disciplinare ha accettato la richiesta di patteggiamento di Sbaffo: l’ex giocatore del Piacenza, deferito dalla Procura federale  sconterà 16 mesi di squalifica e pagherà un’ammenda di 100 mila euro.

BELLODI PATTEGGIA – La quarta udienza del processo si è aperta con il patteggiamento di Mirko Bellodi a due anni di squalifica. I giudici della Commissione disciplinare hanno accolto la richiesta avanzata dal calciatore del Mantova, deferito per il presunto illecito relativo alla partita Ancona-Mantova 2-2 del 30 maggio 2010: inizialmente il procuratore federale Stefano Palazzi aveva chiesto tre anni di squalifica. Quello di Bellodi è il 25esimo patteggiamento (18 tesserati e 7 club) del processo sportivo.

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