IL ROMANISTA I conti della Roma migliorano

Claudio Fenucci

(G. Dell’Artri) – Il 2012 è iniziato meglio del 2011. Il malato è in via di guarigione, i conti della Roma sono in via di miglioramento.

Il dato della trimestrale, pubblicata due giorni fa, parla chiaro: il terzo trimestre dell’esercizio finanziario 2011/12 si è chiuso in rosso di 12 milioni 704 mila euro (-37.1%). L’anno scorso, nello stesso periodo, il buco era stato di 15 milioni 350 mila (-52.2%). E considerati gli investimenti sostenuti per la ricerca di nuove fonti di ricavi – vedi lo sviluppo delle nuove tecnologie per marketing e merchandising – il quadro complessivo è destinato a diventare ancora più roseo. È quanto emerge dalla relazione. I ricavi sono in aumento di circa cinque milioni. “Al netto dei risultati della gestione calciatori – si legge – sono pari a 34,2 milioni di euro (29,4 milioni di euro nel trimestre al 31 marzo 2011), in crescita per gli effetti di stagionalità dell’attività sportiva, che ha determinato la disputa di sette gare casalinghe di campionato (rispetto alle sei disputate nel trimestre 2011)”.

I costi di esercizio sono quasi invariati: 36 milioni 69 mila contro 36 milioni 548 mila del 2011. Considerazioni, queste sul miglioramento dei conti nel trimestre, fatte ieri anche dal Corriere dello Sport, che pure appena sette giorni prima era stato ipercritico sulla gestione societaria. Si era parlato di un «flop da 70 milioni», prendendo in esame però dei valori non quantificabili al momento, come i mancati ricavi che sarebbero derivati dalla (mancata, ovviamente) partecipazione della Roma all’Europa League. Peraltro, non è affatto detto che la società giallorossa non venga ripescata. Lo scandalo del calcioscommesse, che dovrebbe investire a fine mese Lazio e Napoli, ma che potrebbe coinvolgere anche l’Udinese, potrebbe portare la Uefa a non ammettere questi club alle prossime competizioni internazionali. Se poi per «flop» si intendono i 40 milioni (…) spesi dalla Roma per l’acquisto di gente come Stekelenburg, Pjanic, Lamela, Borini e Osvaldo, allora ben vengano altri «flop» come questo. E ne verranno sicuramente altri, di «flop». Perché pur non avendo la certezza di partecipare all’Europa League (…), “la campagna trasferimenti condotta dalla nuova proprietà nella sessione estiva del mercato – si continua a leggere nella trimestrale – ha visto significativi investimenti in diritti alle prestazioni sportive di calciatori, tali da incidere, peraltro, sull’ammontare degli emolumenti spettanti al personale tesserato, previsti in linea con la stagione sportiva precedente, in crescita invece rispetto alla passata stagione, in considerazione dei significativi investimenti effettuati”.

Ecco perché, prosegue la relazione, “dall’effetto congiunto di tali elementi consegue che, anche per l’esercizio in corso, il risultato economico prevedibile sia significativamente negativo”. In sostanza, la Roma dice: abbiamo speso tanto e chiuderemo, per questo, il bilancio 2012 in rosso. Ecco perché si è deciso di procedere con un corposo aumento di capitale. E la Roma lo spiega chiaramente, riepilogando anche gli sforzi già sostenuti: “La società ha già potuto beneficiare di due finanziamenti, nella forma di Term e Vendor Loan, per complessivi 50 milioni di euro, della linea di credito collegata al factoring, per 25 milioni di euro, di finanziamenti in conto futuro aumento di capitale, per 20 milioni di euro, e beneficerà di ulteriori risorse derivanti dall’operazione di aumento del capitale sociale, per un importo almeno pari a 30 milioni di euro, come reso noto al mercato”.

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