Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

FATTO QUOTIDIANO Calcioscommesse: 17 arresti, c’è Mauri. Indagati anche Conte e l’azzurro Criscito

Calcioscommesse

Lo scandalo del calcioscommesse sembra non finire mai. L’inchiesta della Procura di Cremona si allarga come una macchia d’olio e oggi registra un nuovo capitolo. All’alba sono state arrestate 17 persone e tra queste i giocatori di Lazio e Padova Stefano Mauri e Omar Milanetto. E’ emerso che tra gli indagati c’è anche l’allenatore della Juventus Antonio Conte (per fatti risalenti a quando guidava il Siena). Ma sul registro degli indagati sono finiti anche i nomi della punta del Chievo Sergio Pellissier e soprattutto del difensore dello Zenit San Pietroburgo Domenico Criscito, attualmente in ritiro con la Nazionale che si prepara per gli Europei. Tanto che la polizia stamani all’alba, in contemporanea con l’arresto di Mauri e Milanetto, ha fatto scattare anche una perquisizione nel centro sportivo di Coverciano dove si allenano, come accade di solito, gli azzurri del calcio.

La nuova ondata di arresti costituisce una nuova tranche dell’inchiesta che a dicembre aveva portato alla cattura di altre 17 persone (tra questi i calciatori GervasoniCarobbio, Doni eSartor), mentre in una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto 16 persone e tra queste Giuseppe Signori.

Diciannove arresti, 10 sono calciatori. In tutto i provvedimenti eseguiti su ordine del tribunale di Cremona sono 19: 10 di questi riguardano calciatori o ex calciatori di serie A, B e Lega Pro. Il gipGuido Salvini ha invece respinto l’arresto dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Dei 19 provvedimenti, 14 sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di firma. In carcere sono finiti il capitano della Lazio Stefano Mauri, l’ex giocatore del Genoa e ora al Padova Omar Milanetto, Alessandro Pellicori (ex di Grosseto, Mantova, Torino e ora svincolato dal Queen’s Park Rangers), Paolo Domenico Acerbis (Vicenza), Ivan Tisci (ritirato da due anni, ma con un lungo passato in B e C), Marco Turati (Modena),Cristian Bertani (ex del Novara, ora alla Samp), Matteo Gritti (Albinoleffe). In manette, oltre a 5 cittadini ungheresi (Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Lazlo Schultz, Laslo Strasser, Istvan Borgulya, anche un italiano, Vittorio Gatti. Il giocatore del Pergocrema Inácio José Joelson è finito agli arresti domiciliari, mentre l’ex del Piacenza Kewullah Conteh e il calciatore del Padova (ex del Parma e della Nazionale Under 21) Francesco Ruopolo hanno l’obbligo di firma. Per altri due italiani, Luca Burini e Daniele Ragone, sono scattati i domiciliari.

Tra gli indagati a piede libero figura anche il nome dell’ex difensore del Milan e del Genoa Kakhaber Kaladze, quello del capitano del Genoa Giuseppe Sculli e del giocatore dell’Ascoli Andrea Soncin. Nel registro degli indagati anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma: a chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni, tra i primi a essere coinvolti nell’inchiesta e poi a collaborare. Gervasoni agli inquirenti aveva raccontato di aver saputo tramite il gruppo degli “Zingari” che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un’altra squadra.

“Mauri e Milanetto disponibili a combine”. Il capitano della Lazio, Mauri, così come l’ex giocatore del Genoa, ora al Padova Milanetto sono accusati di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell’organizzazione criminale che gestiva l’operazione.

Antonio Conte indagato. Di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva deve rispondere anche il tecnico della Juventus Conte. Anche l’abitazione dell’allenatore è stata perquisita dagli investigatori. Il coinvolgimento di Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. E’ stato in particolare il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. “Lo stesso allenatore Antonio Conte – aveva raccontato Carobbio – ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio”.

La polizia a Coverciano. L’inchiesta scuote anche la Nazionale. Tra gli indagati c’è infatti Domenico Criscito, giovane difensore dello Zenit San Pietroburgo e convocato in Nazionale dal ctCesare Prandelli. Gli agenti che hanno effettuato le perquisizioni nel ritiro della nazionale di calcio e hanno consegnato a Criscito l’avviso di garanzia sono arrivati a Coverciano alle 6.25. Due auto e cinque agenti hanno varcato il portone del centro tecnico federale quando la nazionale di Prandelli ancora dormiva, e si sono fermati nelle strutture dell’impianto fiorentino per oltre 2 ore. In mattinata è attesa la diramazione della lista dei 23 azzurri per Euro 2012, nella quale era prevista la presenza di Criscito. E’ stata perquisita stamani anche l’abitazione di Criscito. I poliziotti hanno eseguito controlli nella sua casa di Nervi, nel levante genovese.

“Criscito è tranquillo perché estraneo alla vicenda”. “Ho sentito Mimmo questa mattina ed è assolutamente tranquillo. E’ caduto dalle nuvole perchè è totalmente estraneo a qualsiasi vicenda”. Sono le parole di Andrea D’Amico, l’agente di Criscito. “Mimmo auspica di essere sentito al più presto perchè è prontissimo a spiegare qualsiasi cosa che possa avere gettato la lente di ingrandimento su di lui”, dice D’Amico a TgCom24. “I legali stanno lavorando affinchè la magistratura possa ascoltarlo al più presto perchè, non dimentichiamoci, che il nostro è un sistema garantista e sarebbe veramente un peccato se dovesse rinunciare agli Europei e poi magari, fra quindici venti giorni, tutto si risolvesse in una bolla di sapone. Il nostro auspicio è che possa essere chiarito tutto velocemente”.

“Summit con Sculli, Criscito e ultras del Genoa”. Agli atti dell’indagine di Cremona che ha portato agli arresti di stamani vi è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova a cui parteciparono Giuseppe Sculli, lo stesso Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genoa. L’incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini. Nei confronti del capitano del Genoa la Procura aveva chiesto l’arresto (le ipotesi di reato sono le stesse dei colleghi), ma il gip ha respinto la richiesta.

Perquisite le case di Pellissier. Tra i calciatori coinvolti anche l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier, indagato. Stamani la squadra mobile di Aosta, su mandato dei pm di Cremona, ha perquisito l’abitazione del calciatore a Fenis, mentre un’altra ispezione è avvenuta nella casa di Verona. All’interno della villa sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.

Signori accusato anche di riciclaggio. Emerge intanto che all’ex bomber della Nazionale Beppe Signori e all’ex di Lazio e Inter Luigi Sartor la Procura contesta anche il reato di riciclaggio in concorso con un amico di “Beppe Gol” Luca Burini e il suo commercialista Daniele Ragone, che stamani sono stati posti ai domiciliari. L’accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse.

Il gruppo degli ungheresi. Tra i destinatari delle ordinanze anche 5 cittadini ungheresi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i cinque facevano parte di una “cellula” che riferiva direttamente al boss dell’organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, arrestato già a dicembre. La cellula degli ungheresi si è di fatto sostituita al gruppo degli “zingari” – decimato dagli arresti dei mesi scorsi – per continuare nella manipolazione degli incontri dei campionati di calcio italiani. Gli investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli emissari del gruppo, proprio in occasione di incontri da truccare. Secondo quanto accertatodall’inchiesta, i giocatori – per conto dell’organizzazione criminale transnazionale che fa capo a Singapore – avrebbero agito come referenti dell’associazione in Italia per la combine delle partite dei campionati di A, B e Lega Pro.

Top