AS ROMA Si allontana Luis Enrique. Ricomincia il toto-allenatore per la panchina giallorossa

Luis Enrique

L’annuncio potrebbe arrivare già al termine dell’ultima partita allo stadio Olimpico, in programma sabato sera col Catania. Se invece dovesse rimandare ancora la comunicazione della propria decisione, si dovrà attendere la fine del campionato dopo Cesena. In entrambi i casi, l’alone di mistero che avvolge il futuro di Luis Enrique sulla panchina della Roma è destinato a diradarsi nell’arco di pochi giorni. E fino all’ultimo i dirigenti romanisti Baldini e Sabatini proveranno a far cambiare idea all’asturiano visto che ormai dalle parti di Trigoria la percezione è quella di un uomo orientato a gettare la spugna dopo una stagione vissuta in perenne apnea.

«Questo è un pensiero mio, non è riconducibile a nessuna sua dichiarazione, ma penso che stia pensando all’ipotesi dell’addio – è stata infatti l’ammissione del ds Sabatini a Serie A live su Mediaset Premium – Non sentendo il sostegno per se stesso non sente di poterlo trasferire alla squadra e quindi non vuole mettere la Roma, squadra e società, in una situazione di squilibrio. Pensa di essere un peso, un impedimento per l’attività futura». Una convinzione questa che sta spingendo sempre più l’ex Barcellona verso le dimissioni, nonostante l’ulteriore anno di contratto che ancora lo lega ai colori giallorossi. «Dubbi? No, so chiaramente cosa andrò a fare, al 100%» è stata d’altronde la dichiarazione d’intenti pronunciata da Luis Enrique alla vigilia della gara di Verona poi pareggiata col Chievo.

Parole che hanno fatto scattare il conto alla rovescia anche all’interno della società. «Deve decidere serenamente, lui sa quello che è meglio per se stesso e per la sua famiglia – ha sottolineato Sabatini – Noi continuiamo a sperare che voglia restare, ma se non sarà così prenderemo altre decisioni: 5 minuti dopo l’ultima partita di campionato cominceremo a progettare il futuro». Magari con un nuovo allenatore perchè, come ammesso da De Rossi, «a calcio si gioca anche senza Luis Enrique». «Mandarlo via non significherebbe buttare tutto all’aria perchè poi spetterebbe alla società rimpiazzarlo – ha spiegato il centrocampista – Adesso c’è da vedere qual è il bene della Roma. Io un anno così lo avevo messo in preventivo, me lo potevo anche aspettare, ma adesso basta». E basta, soprattutto, potrebbe dirlo a breve Luis Enrique, stremato da un campionato di alti e bassi, da una squadra che in parte ha rigettato i suoi dettami tecnici e comportamentali, dalla pressione dei media, e da una tifoseria prima paziente e ora intransigente nel chiedere la sua testa.

Che in Portogallo sembra abbiano già visto rotolare nella cesta. La versione on-line del quotidiano ‘A Bola’ ha infatti indicato come suo sicuro successore sulla panchina giallorossa il portoghese Andrè Villas-Boas. Secondo il giornale lusitano, lo «Special Two» esonerato dal Chelsea «è dato da ambienti vicini all’amministrazione della Roma come futuro tecnico della squadra per la prossima stagione. La conferma arriverà solo dopo la fine del campionato. Villas-Boas, inseguito da Baldini già la scorsa estate e sfumato a causa di una clausola rescissoria col Porto da 15 milioni di euro, non è però l’unico nome per l’eventuale dopo-Luis. Il ct azzurro Prandelli, Montella e Allegri rappresentano le ipotesi italiane, mentre tra gli stranieri, oltre al sogno irrealizzabile Guardiola, riscuote consensi l’argentino Bielsa.

Fonte: Ansa

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