CORRIERE DELLO SPORT Cuore Bojan: “Per Abidal!”

Bojan esulta e mostra la maglia per Abidal

(F.M.Splendore) Un gol con un cuore grande così. Bojan Krkic lo ha segnato e lo ha dedicato ad Eric Abidal che sta vivendo il suo dramma personale e che è stato suo compagno nel Barcellona. Il 16 marzo Gaetano Ideo, epatologo del terzino francese, ha detto che non potrà più dedicarsi all’ attività calcistica da professionista, poiché l’ intervento a cui si sottoporrà diminuirà drasticamente le sue difese immunitarie, costringendolo a cure speciali per tutta la vita. Bojan ha salutato il vecchio amico alzando la maglia dopo il quarto gol della Roma, su cui ha messo la firma con una prodezza. E correndo in campo la sottomaglia bianca riportava questa scritta: «Toda la fuerza de este gol es para Abi» con il numero 22 del francese scritto dentro la lettera b. «Tutta la forza di questo gol è per Abi», Eric Abidal.A fine partita Luis Enrique ha voluto aggiungere qualcosa a quel bellissimo gesto: «Al di là del fatto che sia un calciatore, noi dobbiamo stare vicini ad Abidal come persona in difficoltà. Io spero comunque di rivederlo presto» .

RISCATTO – Il gol gli mancava da tanto, dal 5 febbraio, sempre all’Olimpico, contro l’Inter. Come gli mancava, da ancora più tempo, la partita da titolare: due mesi e mezzo, Catania-Roma, 14 gennaio, quella del diluvio e della sospensione con gli ultimi 25 minuti rigiocati l’8 febbraio. La rete di ieri è stata ancora una volta una prodezza: lui le fa così, era stata straordinaria anche l’ultima, quella con l’Inter, nata da un’invenzione dell’esordiente Piscitella e confezionata danzando sulle punte tra la difesa pietrificata dell’Inter fino a scaricare un destro impietoso. Ieri Bojan ha firmato con il sinistro, sfruttando quello che se fosse tennis si chiamerebbe un lungolinea di Marquinho e volando velocissimamente verso Fontana (subentrato ad Ujkani) fino a trovare, con quella velocità, coordinazione e precisione per “armare” un sinistro perfetto a filo di palo. L’esultanza aveva un sapore liberatorio. Bojan ha accettato la panchina, ma l’ha sofferta. E questo periodo di sofferenza silenziosa è stato un periodo di riflessione anche per la Roma. (…)
FUTURO – Si sa che a luglio la Roma dovrà versare i 12 milioni di riscatto al Barcellona che ha un diritto… dovere di contro riscatto, ma nel 2013. Funziona così: a fronte dei 12 milioni dei giallorossi, i blaugrana possono versare 17 milioni al termine di questa stagione, mentre dovranno versarne 17 nell’estate del 2013. Con la Roma che, a quel punto, potrebbe controriscattare a sua volta (l’ultima) a 28. E’ un modo attraverso il quale Roma e Barça hanno accettato vicendevolmente di scommettere sul talento di questo calciatore che di talento ne ha.  (..) E’ vero che le undici panchine che hanno accompagnato Bojan fino a questa gara da titolare hanno inciso sui pensieri futuri del ragazzo. Come è normale che Roma e Barcellona qualcosa si siano dette in vista del prossimo luglio: e che magari il club giallorosso abbia anche riflettuto sull’opportunità di esercitare quel riscatto o di trovare magari un accordo per salutarsi prima. L’abbraccio di ieri a Bojan, al gol e quando poi è uscito per far posto a Lamela, fanno pensare a un nuovo, magari decisivo idillio. Bojan ieri stesso è partito per Barcellona per impegni personali da esaurire oggi. Di certo gli sarà rimbalzata nella testa quell’esultanza per Abidal. E l’ammonizione dovuta di Romeo per aver alzato la maglia sopra la testa, pur senza sfilarla del tutto. Lo ha chiesto all’arbitro, Bojan, era meravigliato e la mimica è parsa inequivocabile: «Perché? Non l’ho sfilata tutta» il ragazzo,«l’hai portata sopra la testa» , il direttore di gara. A volte le regole del gioco mortificano il cuore.
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