REPUBBLICA.IT Pjanic: “Più deboli se parte De Rossi”

Miralem Pjanic

Anno nuovo, Roma vecchia. Almeno nelle preoccupazioni.

Se il 2011 era passato tra pensieri di una rimonta europea in campionato, e i timori legati al futuro di De Rossi, il 2012 ha, sin qui, soltanto aggiunto pensieri nuovi a quelli del recentissimo passato: dall’infortunio di Osvaldo al freschissimo caso Pizarro. Vecchie e nuove preoccupazioni, adesso, sono tutte lì. Lo sa bene Miralem Pjanic, prima voce romanista del nuovo anno.

“PIÙ DEBOLI SENZA DE ROSSI” – “Senza di lui la squadra sarebbe meno forte”. Lui, ovviamente, è Daniele De Rossi. Un pensiero costante nella testa do tutti, a Trigoria, il futuro del centrocampista di Ostia. Anche, ovviamente, di Pjanic. Che, però, non ha dubbi: “I dirigenti faranno il possibile perché lui rimanga. Non voglio neanche pensare all’idea che possa lasciarci, spero tutti facciano gli sforzi necessari perché lui resti. Siamo una squadra ambiziosa”. Proverà a dimostrarlo subito la Roma, che dopo i 7 punti raccolti nelle ultime 3 gare, punta a iniziare bene il 2012. “Siamo pronti – giura Pjanic – speriamo di continuare sulla strada intrapresa e di rivedere la stessa Roma. Siamo pronti per riprendere a vincere”. L’obiettivo è fin troppo chiaro: “Se continueremo così potremo arrivare in Champions League. Ma non dobbiamo parlare di obiettivi. Ci penseremo quando mancheranno poche partite”.

“VORREI DIVENTARE TOTTI” – Per ora, il centrocampista bosniaco si limita a sperare: “Dopo Firenze ci siamo messi in discussione, abbiamo parlato e ora siamo sulla giusta strada”. Ma la sua ricetta per la rincorsa ha un nome e un cognome: Francesco Totti. “La squadra con Totti ha più sicurezza, si sente liberata, ne ho visti pochi forti come lui”, giura Pjanic. Che aggiunge: “Spero di diventare un giorno come lui”. Intanto, però, la Roma dovrà fare a meno per Osvaldo per un periodo tra uno e due mesi. “È grave Dani si sia fatto male ieri – non si nasconde il trequartista arrivato dal Lione – ma speriamo di recuperarlo il prima possibile”. Nell’attesa, è a se stesso che Pjanic chiede qualcosa di più: “Per ora cerco di mettermi a disposizione della squadra. Sono giovane, il meglio deve ancora arrivare. Ma mi piacerebbe essere più decisivo. dovrei provare a inserirmi di più e a segnare di più, ne ho parlato con Luis Enrique”. Forte di un contratto importante (“Ho firmato per 4 anni, spero di restare a lungo”) e di un nuovo amore : “Non c’è nessuna città come Roma. Poi amo stare in Lussemburgo, dove c’è la mia famiglia, e amo la Bosnia è la terra a cui sono più legato. Ma Roma mi ha davvero impressionato”. Difficile dargli torto.

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